10-11-2009
K. MEIZTER
"Tetraphobia"
(Old Europa Cafe)
Time: (62:57)
Rating : 6
Torna uno dei nomi di punta della grande colonia scandinava accasata presso la Old Europa Cafe: quel K. Meizter già ideatore, con Drakh, di Beyond Sensory Experience, e che avevamo lasciato un paio di anni fa, quando pubblicò lo split album "Eight Studies In Transition" insieme ad Horologium. Incentrato sul tema della paura, che si evince sia dal titolo riferito al numero 4 che dal monito interno "Do Not Fear The Infinite", "Tetraphobia" acquisisce all'ascolto connotati tipicamente dark ambient, senza farci scoprire nulla di nuovo, ma confermandosi comunque un lavoro di dignitosa fattura. I momenti migliori emergono dove i suoni si appoggiano alle ritmiche, siano esse più sperimentali, come nella breve "Retroduction", dove i beat scaturiscono da una scansione particolare del tappeto elettronico, sia quando Meizter fa leva su percussioni più nitide e pulite come in "The Process"; anche alcuni passaggi dediti ad un rumore insistente e ipnotico ("Synkemina") non deludono le aspettative. Il resto è principalmente costituito da un'ambient gelida e possente, in grado di trasportarci in atmosfere calme e oscure, a metà tra la cosmic music ed un sound frutto dell'interiorità umana, al limite tra la colonna sonora e la musica da sottofondo. "Tetraphobia" risulta in ultimo un album di mestiere, realizzato con perizia e buona capacità nel disegnare panorami ormai ben noti. Un disco senza dubbio piacevole - ma non imperdibile - per chi segue la scena in questione.
Michele Viali