13-05-2009
IMMUNDUS
"Haunted Memories"
(Hypnotic Dirge Records)
Time: (42:52)
Rating : 6.5
Non è un segreto per nessuno che il filone dark ambient sia uno dei più sfruttati all'interno del settore oscuro, e non meraviglia affatto vedere continue new-entry, spesso provenienti dalle frange estreme del metal. Non fa eccezione il nostro Immundus, al secolo Bruno Duarte (di origini portoghesi), che dopo alcune produzioni da metaller si sposta dalle natìe terre calde alla Norvegia, dove assorbe - evidentemente - tutto il gelo e l'oscurità dei grandi gruppi scandinavi, fino a dare vita a questo "Haunted Memories", suo secondo full-length. Le dieci tracce del CD sono costruite su tappeti elettronici calmi e sinuosi che non scadono mai nel rumore, i campionamenti sembrano essere pochi e fungono da riempimento senza prendere mai il sopravvento sui temi di tastiera. Siamo distanti dai classici prodotti di casa Cold Meat o della Loki Foundation: "Haunted Memories" prende il via da cupe litanie che vanno a ricollegarsi agli arrangiamenti elettronici di molte band black, finendo col creare una serie di piccole colonne sonore per film horror. Lo stile è senza dubbio prevedibile, le modalità esecutive non troppo ricercate: su tutte fanno capolino i soffi di vento, il motivo di carillon, i clangori di catene e le voci infantili, ma il risultato finale centra in pieno l'obiettivo, anche grazie ad una eccellente resa audio. Provate ad ascoltare qualche brano immersi nell'oscurità, oppure utilizzatelo come sottofondo per discorsi inquietanti e pensieri disturbanti: vi verrà spontaneo guardarvi le spalle alla ricerca di un qualcosa che sta turbando la vostra quiete. I suoni si muovono lentamente, crescono e avvolgono, garantendo una tensione costante. Solo la chiusa di "Escape" si lascia andare ad una torbida tristezza, aprendo a timidi spiragli di luce. Album da tenere in considerazione come papabile soundtrack per corti in stile Argento, o per nere video-installazioni. Elegante confezione in digipak e mastering del nostro attivissimo Andrea Marutti.
Michele Viali
http://www.hypnoticdirgerecords.com/