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03-12-2007
APOPTOSE
Rituali elettronici
di Michele Viali
Spesso, parlando dei progetti di casa Tesco, si pensa ad oscure entità, a musica lontana dagli standard e, forse, lontana dal concetto stesso di musica. Apoptose è uno degli ultimi arrivati nella scuderia della label di Mannheim, e i suoi album sono decisamente distanti da tantissime produzioni che si riversano ogni giorno nelle nostre orecchie. Ma, come capirete tra breve, questo act germanico nasce grazie all'incrocio di fattori che sono comuni a molti autori, ma che sono in questo caso sviluppati in modo più affascinante. Partendo da una formazione prettamente eighties a base di band new wave e post-punk comuni a qualsiasi persona che sta leggendo ora questo articolo, gli interessi di Rüdiger (mastermind di Apoptose) si sono mossi verso l'industrial elettronico, ed accanto ad una conoscenza musicale imponente (di cui vi potrete rendere conto leggendo l'intervista) si è andata ad affiancare una curiosità per il mondo circostante e per il nostro passato più recondito che sbalordisce (non sono i neofolkers sono interessati a questi argomenti!). La voglia di sperimentare e di dar vita a qualcosa di nuovo ha generato, poi, quei tre album di ampia portata innovativa che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare. A voi l'essenza di Apoptose in ogni minimo particolare nelle parole di Rüdiger...
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Innanzitutto, vorrei chiederti qualche notizia riguardo la nascita e il passato di Apoptose: quando e perché hai deciso di formare questo progetto...
"Nel 1997 ho iniziato a sperimentare suoni con i computer e le tastiere. Inizialmente era una situazione di puro esperimento, finalizzata a vedere quanto riuscivo ad avvicinarmi con questo equipaggiamento alle idee che avevo in mente. Col passare degli anni ho focalizzato sempre meglio l'obiettivo. Ho iniziato a lavorare su tracce specifiche, e durante questo periodo è venuto fuori il nome Apoptose."
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Cosa significa esattamente Apoptose?
"È un termine medico tedesco che descrive la cosiddetta cellula morta programmata. C'è un programma in ogni cellula vivente che causa l'uccisione della cellula stessa, quando è danneggiata o malata. Le cellule cancerogene perdono questa programmazione, vivendo per sempre. Il termine deriva dal greco 'apoptosis', che significa 'foglie che cadono dagli alberi'. Tale definizione ha una sfumatura autunnale rintracciabile anche nella mia musica."
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La Tesco Organisation ha un ruolo molto importante nella tua carriera, dato che ha prodotto tutti i tuoi lavori. Come sei entrato in contatto con loro?
"Di certo non in modo spettacolare. Gli ho spedito un demo-CD, contenente ciò che sarebbe diventato più tardi 'Nordland' (il primo album, nda). Gli è piaciuto e hanno voluto produrlo."
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Apoptose è un progetto di musica elettronica e sperimentale: quale metodo e strumentazione usi per creare i tuoi album?
"La principale strumentazione delle tracce di Apoptose è da sempre costituita da rumori campionati, che uso in qualità di strumenti. Sperimento sempre usando questi rumori catturati dalla realtà circostante: li preparo e li altero con il mio equipaggiamento elettronico, in modo che suonino come io voglio."
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Nei tuoi tre album hai usato sempre la medesima strumentazione, oppure hai optato per attitudini differenti?
"La strumentazione è in costante espansione. In 'Nordland' era abbastanza semplice: è stato usato principalmente un solo sampler. In 'Blutopfer' ho usato un computer per arrangiare le tracce, dato che il vecchio equipaggiamento non era in grado di supportare quelle lunghissime sessioni di percussioni registrate all'Easter festival di Calanda. L'ultimo album, 'Schattenmädchen', è costituito sia da registrazioni molto vecchie che da altre più recenti. Quelle più vecchie sono state remixate e pulite grazie alla tecnologia attuale; le tracce nuove sono invece incentrate sullo spoken-word. Per il prossimo album registrerò più suoni acustici, tipo batteria e strumenti a corda, ma il nucleo centrale di Apoptose rimarrà sempre la manipolazione dei rumori."
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Quali sono le principali differenze che intercorrono tra il nuovo CD "Schattenmädchen" e i tuoi precedenti lavori? Ci sono state modifiche peculiari nel tuo approccio alla musica?
"La differenza principale con i precedenti album risiede nelle voci e nel lavoro svolto dai vocalist ospiti. 'Schattenmädchen' rappresenta la prima occasione in cui altre persone hanno partecipato alle mie registrazioni. Questa è la sola modifica rispetto al passato, tuttavia le peculiarità di Apoptose rimangono ancora evidenti."
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Il tuo nuovo CD contiene ben quattro tracce già edite in alcune compilation, oltre a tre nuovi brani: perché hai scelto di riutilizzare vecchio materiale? In che modo sono connessi i suoni del passato con quelli dei tre brani inediti?
"Durante gli anni molte etichette mi hanno chiesto di prendere parte a svariate compilation, e ogni volta che ho trovato il progetto abbastanza interessante ho acconsentito a registrare una traccia esclusiva. Dopo un po' mi sono reso conto che tutte le tracce avevano un legame molto forte, una specie di tema comune molto diverso dai primi due album di Apoptose. Tutti questi brani avevano a che fare con l'oscuro e con gli aspetti maggiormente negativi del mondo moderno, così ho pensato che fossero il primo passo verso un album che riguardasse tale tema. Non avevo fretta di finire il CD, ho quindi aspettato quel che il caso riservava. Quando nel 2006 l'autore cyberpunk giapponese Kenji Siratori mi ha contattato per una collaborazione, ho trovato improvvisamente nelle mie mani i pezzi mancanti del puzzle."
"Il tema generale del nuovo album è il mondo moderno con cui dobbiamo fare i conti. Per me questo mondo sembra talvolta essere solo l'ombra del luogo in cui ci piacerebbe vivere."
(Rüdiger)
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Nelle tue nuove tracce ha un ruolo importante lo spoken-word: cosa ti ha convinto ad usare questo metodo vocale e come è iniziato il connubio artistico con Kenjii Siratori? In che modo le bizzarre liriche di Kenji riescono a fondersi con la tua musica?
"Sperimento costantemente sia con suoni che con strumenti, e il fatto che voci umane fossero utilizzate nei brani di Apoptose era solo una questione di tempo. Quando Kenji mi ha scritto per chiedere se fossi interessato a registrare una traccia insieme a lui, quel tempo era finalmente giunto. Lui mi ha spedito un po' del suo materiale, che ho trovato interessante poiché era lontano da tutto quello che avevo sinora fatto a nome Apoptose. Abbiamo deciso che gli avrei spedito 21 parole, e lui ci avrebbe sviluppato intorno una storia che sarebbe diventata, più tardi, il titolo dell'album. La voce della ragazza che senti in questa canzone sussurra quelle 21 parole in lingua tedesca, ed è la voce stessa della 'Schattenmädchen' (in inglese 'shadow girl'). È stata una grande sfida comporre qualcosa che si adattasse al suo testo, piuttosto difficile da afferrare. In contrasto con la title-track, pianificata in modo molto preciso, ho scritto inconsciamente le liriche e la musica della canzone 'Karla'."
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Puoi spiegare ai lettori italiani il significato delle tue liriche e i temi principali affrontati in "Schattenmädchen"?
"Come detto prima, il tema generale dell'album è il mondo moderno con cui dobbiamo fare i conti. Per me questo mondo sembra talvolta essere solo l'ombra del luogo in cui ci piacerebbe vivere. Sebbene so che solo poche persone conoscono il tedesco non voglio spiegare le liriche, fatto che le limiterebbe solo ad una interpretazione 'ufficiale'. Piuttosto preferisco che gli ascoltatori si facciano un'impressione propria, pur non capendo ogni singola parola. Puoi anche gustare la musica di Apoptose considerando le voci alla stregua di ogni altro strumento, che aggiunge quindi il suo carattere all'atmosfera del brano, un po' come quella lingua fantasiosa che Lisa Gerrard o i Sigur Ros hanno usato in alcuni loro testi."
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Perché hai scelto di usare l'immagine di una bambina nella copertina di "Schattenmädchen"? In che modo queste fotografie entrano in relazione con la tua musica?
"La bambina rappresenta la Schattenmädchen, che si nasconde nell'ombra e osserva la realtà terrificante attorno a lei. La musica dell'album mostra la sua visione della realtà distopica."
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Le belle confezioni dei tuoi album sono create da Tesco o sono una tua idea?
"Per me la musica e l'artwork rappresentano un'unica cosa, sviluppo sempre io l'idea generale per la copertina di un album. L'attuale design e il layout dei primi due album sono stati fatti da Ingo della Polygon, 'Schattenmädchen' è stato invece sviluppato da me. Tesco ci ha sempre offerto le migliori condizioni per lavorare e per completare il design in libertà. Loro dicono 'stop' solo quando le nostre idee per la confezioni vanno oltre le loro possibilità economiche, ma questo è ok."
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Pensi che confezioni molto curate (tipo digipack multi-pannello, copertine a rilievo e altro) possano aiutare un autore a vendere meglio la propria musica?
"Di norma si comprano più facilmente oggetti ben confezionati piuttosto che merce presentata in modo approssimativo, quindi ipotizzo che ciò aiuti a vendere i CD, ma non so in realtà fino a che punto. Oggigiorno molta gente non sembra dare tanta attenzione alle copertine dei dischi, si accontentano di avere la musica in formato mp3 o nel loro hard-disk, il che è ok per me. Ma sono decisamente all'antica quando la questione riguarda LP e CD: secondo me, ogni album ha bisogno di una copertina decente per avere un senso compiuto. Per i miei album è di basilare importanza che io lavori sodo al fine di ottenere una grafica che mi soddisfi."
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Ho letto sul tuo sito web che Apoptose ha avuto in line-up Gary Carey (mente e voce dei celebri Joy Of Life) nel concerto che si è tenuto a Wroclaw. Come si è sviluppata la vostra collaborazione?
"Grazie all'età moderna! Sono riuscito a contattare Gary Carey attraverso myspace.com, ho trovato il suo profilo in modo casuale e sono stato veramente felice di vedere che Garey era ancora attivo. Ho voluto registrare il vecchio pezzo dei Joy Of Life 'Warrior Creed' coinvolgendo la sua voce, e gli ho chiesto se era interessato a questa iniziativa: l'idea gli è piaciuta ed ha accettato. Durante la nostra corrispondenza è venuto fuori che Apoptose avrebbe suonato dal vivo a Wroclaw, e questa volta è stata sua l'idea di aggiungersi a noi sul palco per interpretare il brano insieme. È stato un grande momento, nonché la prima volta che 'Warrior Creed' è stata suonata dal vivo."
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Questa collaborazione mi fa pensare che sei interessato alla scena new wave e indie degli anni '80 (e in effetti l'EP "Enjoy" dei Joy Of Life è un perfetto esempio di quello stile malinconico). Quali sono le tue band preferite del passato?
"Hai proprio ragione. Sono cresciuto negli anni '80 con gruppi come Kraftwerk, Depeche Mode, Sisters Of Mercy, Siouxsie, Fields Of The Nephilim, Joy Division, The Cure, The Smiths, Cocteau Twins e Dead Can Dance. Più tardi ho scoperto la musica industrial ed ambient, che mi ha altrettanto fortemente impressionato. Mi piace ancora la roba degli anni '80 e la ascolto. Se cerchi, troverai molti riferimenti a questo periodo nella mia musica."
"Ho passato molti anni a studiare le credenze pagane, non solo leggendo libri, ma anche viaggiando per molte antiche località europee al fine di avere un'impressione dell'atmosfera che si respira in quei luoghi. Ovunque, in Europa, trovi posti magici e gente che tiene vivo quello spirito."
(Rüdiger)
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Pensi che Apoptose possa essere definito un progetto darkambient?
"Penso che 'dark ambient' sia il modo più facile per categorizzare Apoptose, tuttavia questa etichetta non è adatta al 100%. Per esempio, quale progetto dark ambient usa eccessive ritmiche da marcia e lo spoken-word? Direi che Apoptose suona 'una specie di dark ambient'. Qualcuno definisce il mio album 'Nordland' come 'ambient glaciale', mentre 'Schattenmädchen' è stato definito come 'dark ambient distopica', e posso essere d'accordo con queste due etichette. Considerando la risposta alla tua ultima domanda, potrei che Apoptose è in effetti un progetto di 'new wave experimental ambient'."
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Pensi che la tua musica possa venire relazionata ai più oscuri progetti della Cold Meat Industry o ad alcuni prodotti della Loki Foundation? Attualmente quali sono i tuoi nomi preferiti nel panorama dark-ambient?
"Sono ancora molto interessato ai primi pionieri della dark ambient, come il progetto tedesco Core (ormai non più attivo) o il primo CD di Morthond. 'Heresy' di Lustmord e 'Stoneface' di Nocturnal Emissions hanno cambiato la mia vita e mi piacciono anche molte band della Cold Meat e della Loki, ma ascolto difficilmente musica dark ambient adesso. Ho bisogno di un'ora di tranquillità per godermi questo tipo di suoni e ci sono pochi momenti silenziosi nella mia vita, la maggior parte dei quali li spendo per lavorare sulla mia musica. Per lo più ascolto musica mentre guido, ed è quasi impossibile ascoltare dark ambient circondato da rumori come quello dell'automobile sulla strada. Forse un giorno, quando Tesco venderà molti CD di Apoptose, sarò in grado di comprare un'auto decente e silenziosa, allora riuscirò finalmente a riascoltare musica dark ambient..."
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La musica di Apoptose sembra essere un po' distante dal classico industrial pesante della Tesco Organisation, toccando punte d'atmosfera 'cosmica'. Forse i tuoi titoli possono inaugurare una vena sperimentale meno aggressiva rispetto alle passate produzioni della label di Mannheim...
"Da quel che ricordo, la Tesco ha sempre avuto anche band d'atmosfera nel proprio catalogo: penso a Contrastate, Illusion Of Safety, Les Joyaux De La Princesse, Asmorod, Ure Thrall e molti altri, quindi non credo che Apoptose abbia del tutto inaugurato una nuova direzione nella storia della label in questione."
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Tutte le tracce di Apoptose uscite su compilation sono state riutilizzate in "Schattenmädchen", eccetto una: la cover di "Vaterland" di Der Blutharsch, apparsa in "Fire Danger Season". Come mai non hai recuperato anche questo brano?
"'Schattenmädchen' non è stato pensato come un CD-compilation che raccogliesse tutti i brani sparsi di Apoptose: solo i pezzi che erano adeguati al tema trattato sono confluiti nell'album. 'Vaterland' è stata realizzata in esclusiva per la compilation-anniversario di Albin, e di conseguenza non ho mai pensato di riutilizzarla nel nuovo album. Così come per la traccia 'Brainchild', apparsa nella compilation 'Solaris Collaboration'. Ho registrato quest'ultimo brano con il mio amico Ingo della Polygon solo per 'Solaris', e per tale motivo entrambi i pezzi qui menzionati non sono finiti in 'Schattenmädchen'."
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Deduco da quanto mi dici che tra te e Albin Julius c'è amicizia e rispetto: come l'hai conosciuto, e cosa può avvicinare la tua musica a quella di Der Blutharsch? Come mai hai deciso di coverizzare proprio il brano "Vaterland"?
"Ho conosciuto Albin agli albori della sua band The Moon Lay Hidden Beneath A Cloud, e siamo rimasti vagamente in contatto durante gli anni a venire. Non penso che la mia musica sia molto vicina allo stile di Der Blutharsch, ma ho trovato interessante registrare una versione alternativa di una delle sue tracce. Ho scelto 'Vaterland' semplicemente perché mi piaceva il suo sound originale, ma ho voluto dare al testo un taglio differente, registrando poi una musica completamente diversa: ho preferito agire così, piuttosto che realizzare una semplice cover."
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Il tuo album di debutto "Nordland" è incentrato sul tema dei territori gelidi: quale scenario ti ispirato per la composizione di questo CD? Forse qualche viaggio che ti ha segnato in tal senso...
"All'età di 14 anni ho fatto il mio primo viaggio in Norvegia, e direi che questo è stato l'inizio del mio amore per la Scandinavia e, forse, la prima scintilla verso il concepimento di 'Nordland'. Ricordo quel viaggio e molti momenti di quelle tre settimane assai meglio di altre escursioni che ho fatto in seguito. La natura pura e incontaminata della Norvegia mi ha impressionato così tanto che ho visitato negli anni a venire tutti i territori scandinavi. Ho trovato l'Islanda particolarmente interessante, anche se ci ho soggiornato solo per un paio di giorni. Senz'altro un giorno ci tornerò."
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La copertina di "Nordland" sembra fare riferimento alla tradizione runica: sei interessato anche a questo argomento? Come mai hai scelto proprio la runa elhaz per la cover?
"Ho un legame fortemente personale con questa runa, ha la forma di un albero e per me simbolizza la vita e la crescita in ogni direzione. È un simbolo estremamente positivo. Parimenti, se la ruoti assume ancora un senso positivo, prendendo la forma di radici aderenti alla terra. Questo doppio significato è presente anche nel tema dell'album."
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Considerando l'interesse che nutri per le rune e il tema trattato nel tuo secondo album "Blutopfer", vorrei chiederti se hai condotto studi a qualsiasi livello sul paganesimo del passato o su rituali misterici.
"Ho passato molti anni a studiare le credenze pagane, non solo leggendo libri, ma anche viaggiando per molte antiche località europee al fine di avere un'impressione dell'atmosfera che si respira in quei luoghi. Ovunque, in Europa, trovi posti magici e gente che tiene vivo quello spirito. Alcuni festival, come quello della processione mistica a Calanda in Spagna, sono molto interessanti: senti un'energia decisamente antica e forte dietro a questo rituale. Molti altri luoghi e città hanno i loro propri festival folkloristici che si svolgono durante il corso dell'anno: alcuni di essi hanno ereditato una specie di qualità pagana attraverso i costumi, i suoni o il comportamento degli stessi partecipanti."
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Puoi descrivere ai nostri lettori il rituale ispanico che ti ha ispirato per l'album "Blutopfer"?
"Ha avuto luogo in una città chiamata Calanda, situata a metà strada tra Barcellona e Madrid. Ogni anno, a pasqua, migliaia di persone si raggruppano vestite di indumenti viola e portano con sé percussioni di varie dimensioni, al fine di creare speciali ritmiche che durano 36 ore. Alcuni dei percussionisti sembrano cadere in uno stato di trance, dimenticando il dolore che si procurano alle mani (le quali iniziano a sanguinare). Il muro acustico prodotto è così incredibile da alterarti la mente: non avevo mai ascoltato nulla di simile prima. È chiaro che ciò che ho registrato in 'Blutopfer' non può rendere in pieno l'esperienza del rituale, ma le nostre performance dal vivo con i percussionisti della Fanfarenzug di Lipsia gli si avvicinano parecchio. Mi dà sempre un brivido ascoltare sul palco i batteristi che intonano quelle ritmiche ancestrali, è come un flashback del nostro viaggio a Calanda."
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Come saprai lo stesso rituale è descritto anche in un vecchio album di Vagina Dentata Organ, intitolato "Triumph Of The Flesh": avevi già ascoltato questo lavoro?
"L'LP di Jordi Walls è stato il mio primo approccio con le ritmiche di Calanda: la qualità audio del picture disc (Vagina Dentata Organ, a.k.a. Jordi Walls, era solito produrre solo su picture disc! nda) non era eccezionale, ma le ritmiche semplicemente mi ipnotizzavano. Da quando l'ho ascoltato per la prima volta, ho desiderato recarmi in Spagna per essere testimone diretto dei fatti."
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Credi che possano esserci aspetti in comune tra il tuo "Blutopfer" e l'LP di Jordi Walls?
"Jordi Walls ha documentato il suono di queste processioni, nulla più e nulla meno. Con 'Blutopfer' non ho di certo voluto copiare il suo lavoro aggiungendo una migliore qualità audio, anzi, ho cercato di mostrare le mie impressioni personali riguardo a quelle strane processioni ritmiche. Ho estratto dal rituale una varietà di ritmiche differenti e ho cercato di catturare la loro particolare espressione tramite la musica che ho composto attorno alle percussioni. Gli aspetti in comune risiedono in alcuni tipi di ritmiche che puoi ritrovare sia nel mio album che in quello di Vagina Dentata Organ, ma il resto è decisamente diverso. Dopo alcuni mesi che 'Blutopfer' era stato pubblicato Jordi Walls mi ha scritto, ci siamo scambiati alcuni lavori e lui ha apprezzato il mio album: puoi immaginare la soddisfazione che ho provato a sentire ciò."
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Una larga parte di "Blutopfer" è basata su percussioni campionate, in accordo con il rituale descritto: come hai registrato le sessioni ritmiche? E come hai scelto i tappeti di tastiera di supporto?
"Ho registrato le percussioni in loco con un registratore DAT portatile. Tornato a casa, ho scelto le ritmiche che preferivo per lavorarci e ho cercato di catturare le mie emozioni usando rumori e melodie: un procedimento decisamente inconscio."
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Apoptose è un progetto elettronico, e credo non sia affatto semplice per te strutturare un'esibizione dal vivo... Accanto all'equipaggiamento elettronico, sei solito usare in concerto anche strumenti classici come, ad esempio, le percussioni?
"Hai perfettamente ragione: creare un'esibizione dal vivo è quasi una sfida se sei una one-man band elettronica. Mi sono preso un po' di tempo per lavorare ad un'idea che fosse convincente, optando alla fine per l'unione di elementi elettronici, 10-15 percussionisti ed un cantante. Uso anche qualche strano dispositivo, tipo un lungo tubo di plastica che girando produce dei lamentevoli rumori. Non ho mai rimpianto una grande produzione, e la gente che assiste ai nostri concerti sembra sia soddisfatta."
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Riusciremo mai a vedere un'esibizione di Apoptose in Italia?
"Ci piacerebbe venire a suonare in Italia, ma al momento la nostra line-up è costituita da 15 elementi, per cui i costi del viaggio e dell'alloggio sono molto alti, e questo non facilita certo le cose per trovare un organizzatore che voglia pagare Apoptose."
"Dopo la pesante oscurità di 'Schattenmädchen' il prossimo CD segnerà un ritorno alla natura, essendo pensato nel ricordo di antiche foreste, racconti di fate e streghe."
(Rüdiger)
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Puoi darci qualche anticipazione riguardo al futuro di Apoptose, tipo contributi a compilation, collaborazioni con altri progetti o novità sul prossimo album?
"Al momento non ho pianificato collaborazioni né contributi a compilation (a parte una con Gary Carey), ma sto lavorando al nuovo album: spero che sarà pronto per il 2008. Dopo la pesante oscurità di 'Schattenmädchen' il prossimo CD segnerà un ritorno alla natura, essendo pensato nel ricordo di antiche foreste, racconti di fate e streghe. Raccomando ai lettori di visitare il sito web di Apoptose e di sottoscrivere la newsletter, al fine di avere aggiornamenti sul prossimo album. Ci potete trovare anche su myspace: www.myspace.com/apoptose, dove potrete ascoltare un po' della mia musica, aggiungervi alla lista degli amici e mandare messaggi."
http://www.apoptose.net/
http://store.tesco-germany.com