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Room 104

31-08-2013

DARKRAD

Il lato oscuro della femminilità

DARKRAD

di Michele Viali (foto: Holger Karas)

Un mix esplosivo di simpatia e vitalità è il biglietto da visita di Jana Komaritsa (in arte Jana Dark), l'ultima scoperta in casa Cold Meat Industry. Il suo giovane progetto Darkrad riprende una tradizione rara e singolare, quella della donna alle prese con l'estro e l'oscurità industriali, settore di norma appannaggio di torvi e folli individui maschili. Da Cosey Fanni Tutti in poi una esile schiera femminile si è avvicinata a questo genere fornendo un apporto eccezionale grazie ad una visionarietà seducente e sensuale, regalandoci alcuni album e interpretazioni indimenticabili. Jana ci spiega il suo variegato universo, ricco di interiorità e spunti immaginifici che l'hanno portata ad impegnarsi su più versanti: dalla musica ai video, dalla fotografia alla pittura, dai DJ-set al teatro... Un vero vulcano esplosivo che sa riversare una enorme creatività in una produzione variegata, da cui nasce anche il bell'album d'esordio "Abnormal Love". Tanti gli argomenti affrontati in questa intervista, chiusa da un regalo particolare che lascio a voi scoprire...

DARKRAD

"La spiritualità, le entità astratte e gli scambi di energia nel mondo, nella natura e negli esseri umani sono i temi che più mi interessano. Su queste basi ho iniziato a costruire la storia di "Darkrad". Più tardi ho immaginato me stessa come la trasformatrice di questo potere: una creatura coinvolta nei flussi energetici tra il mondo interiore e il pubblico..."
(Jana Komaritsa)

 

DARKRAD

"Tutta la mia creatività è il riflesso dei miei sentimenti, delle mie emozioni, degli eventi della mia vita... In certo qual modo questa è una cosa sacra, e non voglio costruirci attorno una concettualità complicata. Non ho paura di vivere intensamente, e questo è ciò che mostro anche sul palco: sono soddisfatta quando il pubblico riesce a provare le stesse sensazioni insieme a me..."
(Jana Komaritsa)

 

DARKRAD

"Sento la musica industrial come estremamente sexy e femminile. Ho scoperto molto della mia femminilità proprio con il coinvolgimento in questo tipo di musica. Trovo che la presenza di una donna evochi una realtà nuova e sposti la musica su coordinate sconosciute e sorprendenti: cosa può essere più intimidatorio dell'essenza femminile?"
(Jana Komaritsa)

 

 

http://www.janadark.net/

http://www.coldmeat.se/