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21-05-2011
THEOLOGIAN
Lontano dalla luce
di Roberto Alessandro Filippozzi
Se il moniker Theologian dovesse suonarvi ancora nuovo, non fatevi trarre in inganno, poiché dietro ad esso si nasconde un veterano dei circuiti industrial, noise e dark/death ambient come Lee M. Bartow, ossia la mente dietro al blasonato progetto Navicon Torture Technologies (al quale è stato posto termine nel 2009). Con questa nuova misteriosa incarnazione l'artista americano ha subito colpito nel segno, attirando le attenzioni di una label attenta, selettiva e professionale come la Crucial Blast, che ne ha prodotto il primo CD ufficiale. Affascinati dai contenuti sonori, visivi e concettuali di "The Further I Get From Your Star, The Less Light I Feel On My Face", abbiamo discusso assieme al cordiale e disponibile Lee di tutto ciò che gravita attorno a questa sua personale rinascita artistica ed alle molteplici attività che lo vedono costantemente impegnato...
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Perchè nel 2009 hai deciso di porre fine a Navicon Torture Technologies? Theologian è 'solo' una nuova incarnazione del tuo storico progetto o dobbiamo considerarlo come un nuovo inizio?
"Il modo più semplice di rispondere alla tua prima domanda è maturità e maturazione. NTT aveva servito uno scopo, che quindi non aveva più bisogno di venire conseguito. Qualunque demone avessi cercato di espungere da dentro di me è stato liberato con successo. Theologian può essere visto come un'evoluzione dove taluni concetti iniziati con NTT continuano a venire esplorati, ma nella mia mente non vi è dubbio sul fatto che essi poggino su differenti motivazioni. Theologian è tanto un nuovo inizio quanto lo sarebbe qualsiasi altra cosa."
"Navicon Torture Technologies aveva servito uno scopo, che quindi non aveva più bisogno di venire conseguito. Qualunque demone avessi cercato di espungere da dentro di me è stato liberato con successo..."
(Lee M. Bartow)
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Quali significati si celano dietro un nome come Theologian e qual è il tuo scopo con questo progetto?
"Theologian come nome e concetto proviene dal romanzo breve di Clive Barker "The Hellbound Heart", dove i cosiddetti Cenobiti sono indicati come 'teologi dell'ordine della ferita' e si dedicano al perseguimento della sofferenza come piacere ultimo, l'estremo nella sua più alta forma, per raggiungere uno stato che va oltre l'umana comprensione. L'idea di sofferenza come attrezzo spirituale ed un metodo rigido e irreggimentato attraverso il quale si può raggiungere la trascendenza sono cose che mi affascinano molto. Non sono certo interessato a mutilarmi da solo, ma concettualmente parlando è un argomento affascinante che merita di essere esplorato. È in questo regno che Theologian genera somiglianze con NTT, ma guardo ad esso da un aspetto molto più clinico che personale. Ovviamente sto usando metodi similari per riflettere ciò che è in me, ma penso che sia in maniera assolutamente ovvia un diverso modo di esprimermi."
"L'idea di sofferenza come attrezzo spirituale ed un metodo rigido e irreggimentato attraverso il quale si può raggiungere la trascendenza sono cose che mi affascinano molto. Non sono certo interessato a mutilarmi da solo, ma concettualmente parlando è un argomento affascinante che merita di essere esplorato..."
(Lee M. Bartow)
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Ancora una volta esplori i campi più oscuri del suono industrial ed ambient: cosa ti ha portato su questo sentiero nella tua vita d'artista?
"Domanda difficile... è una cosa che è diventata così intrinseca per me che la posso definire una seconda natura, e non spendo alcuna energia nel chiedermene il perchè. Si tratta semplicemente di quello che faccio: produco i suoni che voglio sentire e le immagini che voglio vedere, in modo da poter esprimere me stesso."
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Ora addentriamoci nel tuo primo CD "The Further I Get From Your Star, The Less Light I Feel On My Face": aiutaci a comprendere meglio la sua genesi ed i significati che racchiude...
"L'album è venuto fuori in un periodo estremamente difficile della mia vita: sono rimasto senza lavoro per due anni e sono passato per un giro di brutte relazioni, principalmente a causa di pessime decisioni da parte mia. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata quando il 2008 sfociava nel 2009 e la mia fidanzata di allora, per la quale avevo forti sentimenti, mi ha semplicemente scaricato senza alcun apparente riguardo per le conseguenze. È stato il culmine di una serie di fallimenti personali e mi ha abbattuto come un castello di carte. Durante l'inverno del 2009 sono stato essenzialmente costretto a letto per quattro mesi a causa di una profonda depressione, ma ho fatto in modo di mantenere un certo livello di creatività in quei momenti. Sono sempre stato più ispirato durante i periodi più bui della mia vita, quindi ciò non dovrebbe sorprendere. In ogni caso è stato in questo periodo che le idee per l'album sono incominciate ad arrivare, mentre languivo nella mia sporcizia. Il titolo ("più mi allontano dalla tua stella, meno luce sento sulla mia faccia", nda) ha uno specifico significato letterale, che non rivelerò poiché profondamente personale, non solo per me, ma anche per la summenzionata fidanzata. In ogni caso, può generalmente essere percepito come la sensazione di perdersi in mare quando un individuo è privato della presenza di qualcuno di importante nella sua vita, ed alcuni mi hanno detto come fosse stato appropriato per loro quando subivano perdite di questo tipo. L'album è una sorta di cronistoria di questo viaggio, che io sento sempre più interiore, mentre mi separo ancor più dal mondo intorno a me. Il mio letto era una zattera nel bel mezzo di un mare di tormenti, e mi era impossibile vedere la riva. Tutti i testi sono stati scritti mentre vi giacevo. Quando infine ho iniziato il mio viaggio di ritorno dal vuoto dell'autocommiserazione, mi sono trovato un lavoro e sono tornato ad essere un individuo funzionale: sono stato in grado di prendere i souvenir che mi ero portato di ritorno dall'Inferno e di usarli per qualcosa di creativo e catartico."
"Quando ho iniziato il mio viaggio di ritorno dal vuoto dell'autocommiserazione, mi sono trovato un lavoro e sono tornato ad essere un individuo funzionale: sono stato in grado di prendere i souvenir che mi ero portato di ritorno dall'Inferno e di usarli per qualcosa di creativo e catartico..."
(Lee M. Bartow)
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Come Theologian hai già realizzato tre cassette e quattro CDr, fra cui diversi split: cosa ti piace di questi formati 'DIY' e come selezioni gli artisti con cui condividere certe uscite?
"Nei quasi 14 anni in cui sono stato attivo, sono stato abbastanza fortunato da sviluppare relazioni con alcuni dei più incredibili artisti della scena musicale underground, il che mi fornisce un grande serbatoio di talenti dai quali posso selezionare dei collaboratori. Alcuni sono miei buoni amici, altri sono meri conoscenti o gente con cui ci ammiriamo a vicenda. Le cassette avranno probabilmente sempre un posto nella scena underground: stiamo assistendo alla rinascita di questo formato, così come è accaduto per il vinile. Essere in grado di produrre delle uscite più velocemente e a buon mercato è probabilmente la prima considerazione quando si parla di CDr, ed ovviamente c'è il tocco personale nell'assemblarmeli da solo, anche se ciò può portare a terribili ritardi, come molta gente potrebbe confermare."
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Proprio in formato CDr è uscito il tuo split con Steve Moore, "Into The Uttermost Fields Of Ether": una collaborazione inusuale, dal momento che lui è più orientato su sonorità cosmiche e moog-oriented...
"Sono stato per molti anni un grande fan del lavoro di Steve col progetto Zombi, così come del suo materiale solista; siamo diventati amici (viviamo nella stessa città), e per noi è stato assolutamente naturale lavorare a della musica insieme. Come spesso avviene nella maggior parte di queste uscite in collaborazione, Steve mi ha fornito delle fonti materiali che ho poi trasformato in nuove tracce. Di sicuro io e lui collaboreremo ancora in futuro."
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Molte tue release sono uscite per la Annihilvs, che è la tua etichetta: continuerai a far uscire materiale attraverso di essa?
"Assolutamente. Per l'etichetta devo combattere con le costrizioni finanziarie e di tempo, ma per come la vedo io, finché farò musica ed arte essa continuerà ad esistere. Non ho alcun progetto di fermarla: nonostante tenda a causarmi parecchio stress, è uno degli aspetti più importanti della mia vita."
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Sei sempre molto impegnato, quindi è facile presagire che molte cose siano in lavorazione...
"Attualmente sto lavorando al nuovo full-length intitolato "The Chasms Of My Heart" e ad un EP dal titolo "Some Things Have To Be Endured". Lavorerò ancora con la Crucial Blast per l'album, ed è possibile che siano loro a far uscire anche l'EP, anche se non è ancora stato deciso. Con Theologian ho da poco suonato dal vivo in compagnia di Worms In Women And Cattle, Malkuth ed Heldin: il mio set è stato una collaborazione con Derek Rush, noto per la sua militanza in act come Dream Into Dust, A Murder Of Angels e 4th Sign Of The Apocalypse. Stiamo pensando di lavorare ancora insieme in futuro, e spero di poter anche fare più concerti. Mi occupo anche di organizzare eventi live ed ho fatto una nuova serie di show sotto il nome Bleak New York con la mia amica Angela Nacol, che gestisce un'agenzia freelance di arti visive chiamata CupCakeGoth. Combiniamo la musica con l'esibizione di arti visive in un club di Brooklyn chiamato The Acheron. Ho numerose collaborazioni pianificate e sto ultimando il mixaggio per il mio progetto love is nothing., che uscirà per la Annihilvs: si tratterà di una estesa collaborazione con la mia amica Carrie Ingber, che fu la tastierista della mia prima band all'inizio dei 90s. La release comprende anche input da molti grandi artisti, come John LaMacchia di Candiria, Spylacopa e Julie Christmas, oppure Mike Hill (Tombs), membri della band Tournament e Derek Rush. Mi sono seduto al banco di mixaggio al fianco del mio amico Kevin Reilly lo scorso weekend, e sta facendo un lavoro eccellente. Sto lavorando per fare più musica che riesco con più persone possibili."
http://www.myspace.com/gashtheologian
http://www.crucialblast.net/