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19-01-2009
NORDVARGR: FOLKSTORM
Capitolo finale?
di Michele Viali
Folkstorm è il progetto più rude tra i tanti che ha messo in piedi Henrik Nordvargr Björkk, ma anche uno dei più originali e imprevedibili, legato com'è alla vecchia scuola power-electro, mista ad un'aggressività tutta punk, distante dall'ambient funereo che caratterizza gli altri act dell'autore svedese (come Toroidh, Vargr e in parte anche MZ. 412). Tra i tanti è forse il progetto che ha avuto meno successo, e che andrebbe di diritto riscoperto: nato sul finire degli anni '90, sembrava già destinato a soccombere all'alba del nuovo millennio, ma il mastino ringhiante è tornato sempre a mordere con prodotti di brutale qualità, come avvenuto pochi mesi or sono, grazie all'uscita di "Forgotten Tapes", compilazione di alcuni ottimi brani inediti, risalenti ai primi anni di attività. L'intervista a Henrik nasce proprio dalla curiosità di sapere cosa ne sarà di Folkstorm, ma al tempo stesso è anche un presupposto per risvegliare una meritata curiosità attorno ad un nome che ha fatto della musica un campo di battaglia. A far luce, qui di seguito, sui nostri interrogativi è ovviamente il mastermind Nordvargr.
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Henrik, hai annunciato la fine del progetto Folkstorm vari anni fa, ai tempi della pubblicazione dell'album "For The Love Of Hate" (2002), ma successivamente hai continuato a realizzare prodotti sotto questo nome. Attualmente Folkstorm può dirsi un progetto morto?
"Penso che Folkstorm non possa morire. Al tempo ero stufo di quella direzione musicale, ma dopo un anno o due mi è ripresa la voglia di registrare qualcosa con quel nome."
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Perché hai deciso di realizzare i due album "Sweden" (2004) e "Folkmusik" (2005) dopo aver annunciato la fine del progetto?
"L'album 'Sweden' era stato registrato diverso tempo prima di essere pubblicato, ma è rimasto in attesa per anni sullo scaffale della Cold Spring, mentre 'Folkmusik' è stato realizzato successivamente: al tempo ebbi l'urgenza di riportare in vita Folkstorm, e non me ne rammarico."
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Quali erano inizialmente gli intenti e gli obiettivi di Folkstorm?
"Ero annoiato dalla rigidità con cui avevamo registrato i lavori di MZ. 412, e desideravo un suono più improvvisato e spontaneo. Avevo molte idee, ma non coincidevano con lo stile di MZ. 412. Folkstorm non era nato per essere un progetto continuativo, ma il tempo ha voluto che io non smettessi di registrare con quel nome..."
"Sono orgoglioso di tutti i lavori a nome Folkstorm, tutti loro fanno parte di me e della mia memoria... il mio preferito è quello che ritengo abbia solidificato il tipico Folkstorm-sound: 'The Culturecide Campaigns'."
(Henrik Nordvargr Björkk)
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Dal suono di Folkstorm esalano odori di morte e devastazione: quali temi hanno ispirato la musica?
"Il progetto è sempre stato incentrato sulla guerra e sulla follia del genere umano: una fonte di ispirazione senza fine. Non ho mai smesso di essere affascinato dalla stupidità dell'uomo."
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Quanto e come Folkstorm ha influenzato il tuo successivo progetto Toroidh? Alcuni brani di Toroidh sembrano delle variazioni ambientali dell'aggressività di Folkstorm...
"Vero! Stavo iniziando a stufarmi delle sonorità harsh di Folkstorm, e di conseguenza ho sviluppato un suono più soft... il tema è sempre lo stesso, ma eseguito in modo più raffinato e introspettivo."
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Torniamo all'ultimo lavoro "The Forgotten Tapes", uscito per la Old Europa Cafe: come mai hai deciso di pubblicare i cosiddetti 'nastri dimenticati', quarta parte della "Archive Series"?
"Non ho fatto un vero lavoro di editing per 'The Forgotten Tapes', è bastato aggiustare il volume e curare altre piccole cose del genere. All'incirca il CD suona molto simile ai nastri originali, roba 'old school', assai primitiva e rude..."
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Stai pianificando di ristampare anche i volumi 1, 2 e 3 della "Archive Series", pubblicati qualche anno fa in limitatissimi CDr?
"No, non credo sia materiale abbastanza buono da essere ristampato. L'intenzione era di raccogliere cose omesse dalle mie realizzazioni standard, e indirizzate solo ai fans più accaniti. Forse potrei selezionare la parte migliore, ma non intendo ristampare l'intera serie."
"Folkstorm è il suono della guerra e della follia umana filtrato da un distorsore."
(Henrik Nordvargr Björkk)
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La Old Europa Cafe è l'etichetta più presente nella discografia di Folkstorm, di cui ha pubblicato anche il primo lavoro sul finire degli anni '90. Come è nata la lunga collaborazione con Rodolfo Protti?
"Fondamentalmente gli ho spedito un demo di Folkstorm e lui ha voluto produrlo... da allora siamo diventati amici stretti. È un tipo divertente e anche molto onesto e affidabile. Se solo imparasse a parlare meglio l'inglese... (ride, nda)."
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Il suono del primo Folkstorm è vicino alla power-electro degli anni '80, ma la voce sembra influenzata anche da alcuni vocalist black metal della scena scandinava. Quali musicisti e/o band hanno influenzato la musica di Folkstorm?
"Nessuno in particolare... certamente uno può riconoscere il suono di alcune classiche band power-electro. Ma penso che Folkstorm sia solo una filiazione punk di MZ. 412, nulla di più."
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Che tipo di attrezzature elettroniche hai utilizzato per realizzare i primi pezzi di Folkstorm? E come hai lavorato per produrli?
"Non parlo mai dell'equipaggiamento che uso, non è importante. Ciò che importa è come usi quel che hai."
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Guardandoti indietro, qual è il tuo personale giudizio sull'intero periodo di vita di Folkstorm? C'è qualche titolo in particolare che preferisci? O qualcosa che vorresti cambiare?
"Sono orgoglioso di tutti i lavori a nome Folkstorm, tutti loro fanno parte di me e della mia memoria... il mio preferito è quello che ritengo abbia solidificato il tipico Folkstorm-sound: 'The Culturecide Campaigns' (album divulgato nel 2000, per un limitato periodo di tempo, solo in formato mp3 scaricabile, nda)."
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Nel tuo sito si parla di una realizzazione retrospettiva di Folkstorm attesa per il prossimo anno. Puoi anticiparci qualcosa?
"È la ristampa di 'The Culturecide Campaigns', rimasterizzata con un suono migliore e qualche traccia bonus. È stato il momento migliore nella discografia di Folkstorm, come già ti ho detto."
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Riguardo ai tuoi altri progetti, quali uscite stai programmando per il 2009?
"Entro la fine dell'anno realizzeremo qualcosa per MZ. 412, ma non abbiamo ancora deciso nulla: stiamo lavorando a del nuovo materiale. Per Toroidh è previsto un nuovo 7", che uscirà per la belga Neuropa. Ci sarà poi qualcosa di Nordvargr, come anche, potenzialmente, un altro album di Vargr. Stiamo inoltre lavorando alla rimasterizzazione del primo LP di Norvargr e Drakh. Come sempre ci sono anche tantissime collaborazioni in programma. Sono molto occupato, come al solito."
http://www.nordvargr.com/