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Room 108

05-01-2009

WERTHAM

"Memories From The Pigsty"

Cover WERTHAM

(Tesco Organisation)

Time: (41:05)

Rating : 8

Dopo quasi 15 anni costellati di piccole produzioni (CDr, cassette, 7" ed altro) Wertham, forse il progetto più estremo del nostro Marco Deplano, giunge a realizzare un album di lunga durata, e lo fa sfruttando le luci della maggiore etichetta industrial, quella Tesco Organisation che fa capo direttamente a membri di Genocide Organ. "Memories From The Pigsty" è un piccolo memoriale salace e caustico su una certa fascia della popolazione inglese, frutto evidente di una esperienza diretta che ha segnato duramente l'autore. È quindi chiaro che la sola musica non può essere veicolo di trasporto per un tema dalle sfaccettature così elaborate, che necessitano anche e soprattutto delle parole. Da un lato abbiamo sonorità che prendono vita dalla tradizione power-electro e industrial, evidentemente conosciuta a menadito da Marco, il quale mescola muri di rumore grezzo, spoken-words a base di sature distorsioni vocali e tanti campionamenti, assemblando un fantastico cocktail al vetriolo che traduce perfettamente la laida decadenza di una realtà odiata dal profondo. Tra i momenti migliori il coro di suini di "Pigsty", le rasoiate vocali di "Born To Raise Hell" e l'ossessività di "Essex Girl"; dai brani spunta l'ombra di nomi come Whitehouse, Throbbing Gristle e Grey Wolves (questi ultimi partecipano effettivamente al lavoro insieme a John Murphy), ma i suoni rimangono squisitamente 'made in Wertham', esenti dalla oscurità di tanto post-industrial e traboccanti di cattiveria, come vuole il vecchio cartello degli anni '80. Dall'altro canto il lavoro viene completato dai testi contenuti nel libretto di 20 pagine: un vero e proprio opuscolo invettivo che mette in luce le doti scrittorie di Marco, il quale, usando la penna come un'arma, si trasforma in fine entomologo di una Inghilterra sudaticcia e trasandata, che tutti conoscono ma che forse nessuno aveva mai descritto così bene. La Tesco coglie nel segno e stampa uno degli album più misogini, corrosivi e incazzati degli ultimi anni. Da non perdere.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/xwerthamx

http://www.tesco-germany.com/