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Room 108

19-10-2008

NEON

"Memories - The Best Of 1980-1986"

Cover NEON

(Intuition)

Time: (68:26)

Rating : 8.5

Verso la metà degli anni '80 era norma trovarsi in casa di amici il sabato sera, quando l'inverno e la nebbia non ti permettevano di andare a ballare e nessun concerto era in zona. Bastava allora una pizza cucinata in casa, qualche birra, un paio di buoni amici e gli acquisti discografici dello shopping (di solito a Bologna) effettuati il pomeriggio. Fu uno di quei sabati che conobbi i Neon in casa di un'amica, allorquando io portai il vinile de "Il Mondo Di Suzie Wong" degli Underground Life, ma l'attenzione fu catturata dall'ascolto di un disco dalla copertina strana per l'epoca: una croce che divideva la cover in quattro parti, in ognuna delle quali compariva il viso dei componenti dei quattro toscani dipinti con colori fosforescenti, un misto tra tribalità tipiche à la Virgin Prunes e nuove concettualità elettroniche che cominciavano a contaminare il dark e la wave dell'epoca. Era "Rituals", una pietra miliare per la musica oscura italiana e non solo. Con il loro stile che richiamava lontanamente i Joy Division, ma attenti ai nuovi suoni provenienti dalla Germania, i DAF su tutti; cominciava anche da noi il lento processo che portò in seguito alla nascita, lenta ma inesorabile, dell' Electro Body Music. In apparenza può sembrare azzardata come ipotesi, ma ascoltando attentamente "Memories" alcuni suoni in seguito li risentii in gruppi successivi che si insediarono tra l'electro-goth e la prima EBM. In questo i Neon si distinguevano nettamente dalle altre band tipiche della scena underground italiana, più vicine al rock che all'elettronica: Diaframma, Pankow, Banhof e i Litfiba (fino a "17 Re"), sudavano dalle chitarre e proponevano il basso su stilemi consoni nei suoi giri arabescati ed oscuri. Intuition è una giovane label attenta alla scena darkwave attuale e non; con grande coraggio e sulla scia dell'entusiasmo che la band fiorentina raccoglie nei suoi piccoli live di reunion, colloca il ventaglio sonoro proposto nei sei anni di attività dei Neon. Rivive così il mito toscano fondato da Marcello Michelotti (voce), Piero Balleggi (tastiere), Roberto Federighi (percussioni), Ranieri Cerelli (chitarra) e nella parte finale della carriera Nardo Lunardi (seconda chitarra). Nelle reunion saltuarie è questa la line-up che si presenta sul palco: altri musicisti hanno intrecciato i loro suoni con i Neon, ma questi sono stati il cuore di quella magia che da Firenze si è propagata in tutta l'Europa. La scelta dei pezzi è esaustiva sotto ogni profilo, da quei brani mai lasciati in fondo ad un cassetto da diversi djs come "Red Light" o "Isolation" ai momenti più vicini a quella prima idea di elettronica che si tramuterà poi nel synthpop con le sue sfumature ed inflessioni. Ascoltate brani come "Last Dance", così vicina al sound DAF per il suo battito costante di batteria, sincopato e intrecciato con le scale della tastiera, con la chitarra 'fiammeggiata' per rimanere nell'incanto e nel ritmo. Lo stesso vale per "Dark Age", oscuro e ballabile nella sua modulazione, o ancor maggiormente riscontrabile in "The Same Ritual", frenetica nelle percussioni e nel versante elettronico, così affine nella sua unicità ai primi suoni degli Xymox. Queste due band insieme hanno saputo far virare lentamente il post-punk verso suoni ancora attuali. Nell'insieme trovano spazio anche le sonorità classicamente darkwave ed il suono dall'Italia dei Neon si collega all'Europa di Danse Society, Chameleons e di tutti coloro che rimarranno indelebili nell'immagine di chi ha vissuto quel periodo e di chi ha la volontà di trovare una memoria artistica non avuta. "Boxes" o "Red Light" sono rappresentative di una musica che tutt'oggi vive tra suoni attualizzati da più di un gruppo. Questa è l'importanza di "Memories": trovare l'attualità e la piacevolezza di esistere come riproposta e influenza-madre di In My Rosary, Diorama, Project Pitchfork o degli emergenti Din (a) Tod. Per chi si lamenta che gli anni d'oro del goth non torneranno più, ci si fermi a pensare che non sono mai andati: sono tra noi nel quotidiano, tra le note di band nuove, tra le evoluzioni di stili che guardano avanti portando nel proprio fardello artistico il sapore degli anni in cui i brani che compongono "Memories" hanno gettato le loro basi.

Nicola Tenani

 

http://neonfactory.it/

http://www.intuition-rec.com/