Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

23-06-2008

BLANK

"Impact Zone"

Cover BLANK

(Artoffact/Audioglobe)

Time: (47:12)

Rating : 8.5

Il secondo full-length per il duo emiliano formato da The Maze e derMate mette in luce il tanto atteso e definitivo salto di qualità, che comunque si poteva già intravedere con l'ottimo EP apripista "Hellbound", fuori lo scorso anno in versione esclusivamente digitale. "Impact Zone" è un continuo susseguirsi di avvolgenti bassline che rappresentano la colonna portante di un'opera che potremmo definire il punto di equilibrio perfetto tra electro moderna, suggestioni trance (come per Negative Format o Headscan...) e quella EBM danceable ma elegante, sulla scia di vecchi maestri come Haujobb ed altri nomi più o meno legati alla scuola anni novanta. Ma Blank non è solo un progetto che attinge dal passato, perché qui con "Impact Zone" si guarda decisamente avanti: la materia sintetica si concretizza al meglio nelle splendide "Nuclear", "Persistence", nella potente spirale elettronica "Sick And Dead" (mastodontico il refrain!) e nella conclusiva "Puressence", episodio dalle squisite melodie. Altri passaggi da menzionare sono la cadenzata "Beneath", che a tratti riporta in mente certe cose del genio Mind.In.A.Box (tanto per fare un paragone di lusso, ma tutt'altro che azzardato!!), e la grezza "Surviving", che cattura alcune sensazioni di scuola FrontLine Assembly riproponendocele in chiave techno-logica. Insomma, dopo Syrian ed XP8 anche per Blank i tempi sono più che maturi per fare il grande salto, anche se a dire il vero il loro nome circola da secoli nel giro 'alternative electro'; a tal proposito ricordiamo anche lo split-CD che realizzarono qualche annetto fa con un certo Sebastian Komor (quando era impegnato con il suo side-project Moonitor). "Impact Zone" è un full-lenght da non lasciarsi sfuggire, un album magnetico che non scende mai a compromessi con la banalità. Complimenti.

Chemnitz

 

http://www.mechanoid.it/

http://www.artoffact.com/