04-02-2007
ROSE ROVINE E AMANTI
"Rituale Romanum"
(Cold Spring/Audioglobe)
Time: (51:48)
Rating : 7.5
Dopo due releae in CD-R (il mini eponimo del 2002 ed il full-lenght "Woyzeck" del 2003), il mini "Noi Vi Odiamo" del 2004 e lo split-album in compagnia dei Belborn della scorsa estate, il progetto artistico di Damiano Mercuri trova nella titolata Cold Spring il giusto punto di riferimento per la pubblicazione del nuovo album "Rituale Romanum". Sotto la supervisione artistica di Josef K. dei Von Thronstahl (che collabora anche attivamente in alcuni brani), Damiano realizza un lavoro che abbraccia definitivamente sonorità di stampo neofolk, relegando in secondo piano le aperture neoclassiche ed accantonando quasi definitivamente certe propensioni industrial ed ambient degli esordi, come dimostra già da subito l'ariosa e solenne intro. Le note della chitarra acustica si tingono d'intimismo negli umori di "Perso Nel Cuore Di Una Foresta Nella Nera Germania", song capace di accendersi con possanza grazie ai solidi beat percussivi, mentre "Soldato Cristiano" si rivela una solenne e sontuosa marcia dai magniloquenti toni sacrali; la vena 'old-cabaret' di RR&A, molto più presente nei primi lavori, riemerge in parte nella teatralità della melodica ed intensa "La Danza Del Colibrì" (ispirata al Macbeth di Shakespeare), ben corredata dal violino di Pamela Gargiuto, mentre "Dersu Uzala (Acqua, Fuoco, Vento)", ispirata da Arsen'ev e Kurosawa, è intrisa di umori poetici molto suggestivi. Affiora un forte senso di tristezza nell'appassionato tributo al regista Theo Van Gogh (autore di un documentario sulla condizione delle donne nel mondo islamico, ucciso 2 anni fa da un estremista musulmano) "Noi Non Dimentichiamo", e l'intensità resta altissima col pathos espresso nella sofferta "Angel Always Stands For Us". Dallo split con Belborn viene ripresa l'apprezzata "Famiglia!", mentre riaffiora parzialmente qualche squarcio industrial nella distorta ed a tratti ruvidissima "Adorazione Dell'Europa" (remake di "Adoration To Europa" dei Von Thronstahl); gran finale con l'ultimo atto "Aachen", che parte da sample cinematografici e melodie delicate per evolversi in una solenne ed incessante marcia elettrica dal piglio sacrale. "Rituale Romanum" si dimostra un'opera neofolk completa ed ispirata, ricca di pathos (anche a livello d'interpretazione vocale), narrata con sentimento e capace di trattare temi forti con l'autorevolezza di chi ha ormai preso piena consapevolezza delle proprie abilità artistiche: un tassello significativo per la crescita dell'intera scena neofolk nazionale.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.roserovineamanti.com/