19-04-2008
KZL333
"The Naked Void"
(Nomadism/Masterpiece)
Time: (58:19)
Rating : 7.5
La prolifica label pugliese Nomadism continua ad immettere sul mercato band emergenti di tutto rispetto. Così, dopo il buonissimo lavoro degli Stompcrash, ora è il turno di questo quartetto siciliano, un'altra importante promessa tutta 'made in Italy'. Il sound di questo album è contaminato da un certo post-punk acido di vecchia data, riletto comunque in una chiave moderna (ottima la produzione, tra l'altro) che ne amplifica la potenza e la carica emotiva: "No More Firmament" (una citazione di Antonin Artaud) apre le danze nel migliore dei modi, con un'irruenza degna di certi Sonic Youth o dei più anarchici Killing Joke, ma convincono anche i momenti più 'indie' come "Beyond The Sunset" o la splendida "No Tomorrow", mentre con "The Boner" sembra di ascoltare le chitarre dei Bauhaus miscelate ad un'attitudine tipica di gente come Wire, tanto per fare un nome legato alla fine dei seventies. "The Naked Void" è disco devoto anche al periodo pre-punk ("Lost In Rome" è un'ibrido glam'n'roll) e le citazioni non si fermano qui, visto che la band tira in ballo, a livello concettuale, anche Giovanni Lindo Ferretti, Nietzsche e Julius Evola! Insomma, i KZL333 hanno talmente tanti punti di riferimento che a volte è facile confondersi, ma un disco del genere merita di essere ascoltato perché nasconde al suo interno moltissime sorprese... e stiamo parlando di una band italiana, che tutto sembra tranne che appartenere al nostro Paese! Complimenti alla Nomadism per averli scovati, un bel colpo... ne risentiremo parlare di sicuro.
Chemnitz
http://www.nomadism-records.com/