Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

10-04-2008

GLOBOSCURO

"Hated By Butterflies"

Cover GLOBOSCURO

(Smell The Stench)

Time: (48:45)

Rating : 6

Pubblicato nel 2007 in versione scaricabile on-line, "Hated By Butterflies" vede la luce grazie all'interessamento della ben nota etichetta australiana Smell The Stench, attiva sia sul fronte della vendita di materiale audio che sul versante del download gratuito. Il trio livornese Globoscuro assembla cinque tracce in uno stile che mira a mescolare suoni e rumori provenienti da fonti diverse, componendo un album caratterizzato ancora una volta da una quantità sonora fuori dal normale, fatto che ha contraddistinto anche altri prodotti della band. L'ampia durata dei brani permette al trio di far evolvere spesso il suono in crescendo, con variazioni enormi che intercorrono all'interno della stessa traccia. L'effetto-frullatore è forte e non ha necessariamente una valenza negativa: l'album appare così caratterizzato da un accumulo non stratificato e compatto di materia, tra cui emergono a volte suoni che in modo quasi impercettibile ci rimandano a realtà più o meno naturali o a strumenti perduti in un gorgo impazzito. Interessante l'apertura affidata all'ironica "Funeral For The Cosmic Bolsheviks", costruita tramite una mistura di droni, discorsi campionati in loop, percussioni fuori fase, rumori ritmici in crescendo, tappeti audio da film horror. Altrettanto seducente è l'uso delle voci straziate e strazianti all'interno di "IG Farben" o il continuo rumore di liquido che accompagna buona parte di "Figure Standing At A Washbasin", dove affiora anche il suono fugace di una chitarra. O ancora il canto ovattato e i discorsi che si susseguono in "L'Au-delà". Rispetto ad altri lavori i Globoscuro riescono in questo caso a dominare e distribuire meglio la gran quantità di massa usata nei propri componimenti, trasmettendo alla fine del disco una paura inquietante ed un senso di asfissia, ciò grazie anche ad atmosfere oscure che trapelano tra passaggi disorientanti.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/globoscuro

http://www.smellthestench.net/