25-02-2008
KNÖS
"Knös"
(Autoproduzione)
Time: (56:08)
Rating : 7.5
Dal sottobosco svedese, strettamente legato ad una scena elettronica qualitativamente fra le migliori in assoluto, emerge l'ennesimo progetto di Fredrik Djurfeldt, meglio noto per le sue scorribande in ambito EBM con i solidi ed affermati Severe Illusion, ma anche attivo con altri interessanti act quali Instans, Vanvård ed Emu-Bomb. In questo progetto a due (tal Abelkarim Al-Nadjem viene indicato come ulteriore componente di Knös nella pagina myspace, ma non è da escludere che si tratti di un mezzo scherzo o di un nome fittizio, anche perché l'estremismo islamico sembra essere uno dei pallini concettuali di Fredrik, che ne sfrutta i cliché con acuta ironia), attivo già dal 2002 e giunto al debutto solo ora, Fredrik si distacca molto dalla sua band principale, andando a proporre di fatto sonorità perfettamente inquadrabili nel filone industrial/ambient, anche se con uno spirito ben diverso da quello che anima molti act della cosiddetta grey area. Quello di Knös è un suono estremamente cupo in cui la parte prettamente industrial, e quindi l'aspetto più 'rumoroso', appare ben presente ma adeguatamente 'sedata', mantenendosi lontana dagli eccessi di certo rumore ritmico o del noise fine a sé stesso: non ci sono infatti pattern ritmici di alcun tipo negli otto brani del CDr in questione (dalla confezione molto spartana, a dire il vero), eccezion fatta per certi sample (tipo quelli presenti in "Natanz") che potrebbero in tal senso trarre in inganno. L'ambient industriale di Knös appare moderata ma assolutamente raggelante ed oscura, come dimostrato da episodi quali l'opener "Nasir Al-Sadi" e "Tvivel", ma è capace di farsi più rumorosa ed opprimente, come evidenziano bene frangenti estremamente efficaci come "Utplånanden", l'intensa "Uppgörelse" ed il duro atto conclusivo "Konvalescens". Bene anche la soffusa e sfuggente "Räkna Dina Dagar På En Hand", mentre "Bakom Sprängda Dörrar" si fa notare per dei sample vocali molto ben integrati, prerogativa da sfruttare maggiormente in vista di una più ampia evoluzione. Un esordio positivo in un ambito nel quale è sempre difficile imporsi: onore, quindi, alla poliedricità di Fredrik, artista i cui progetti meritano sempre una particolare attenzione.
Roberto Alessandro Filippozzi