Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

11-02-2008

DIVISION S

"Something To Drink"

Cover DIVISION S

(Old Europa Cafe)

Time: (54:39)

Rating : 7.5

Division S, nome sibillino che rimane facilmente nella memoria, è un progetto italiano che si è guadagnato una discreta notorietà partendo dalla gavetta. Come accade spesso oggigiorno, vari gruppi del bel paese si affidano alla produzione di etichette dell'est europeo, in particolare polacche, per 'rientrare' in patria dopo un più o meno lungo esilio produttivo: Division S si è barcamenato tra la Bunkier Production, che ha stampato i volumi 2, 3 e 4 di "Something To Drink" (il primo fu autoprodotto) e la War Office Propaganda, che pubblicò lo split con la band Hotel De Prusse. Dopodiché è sopraggiunto Rodolfo Protti della Old Europa Cafe a stampare questo "Something To Drink", non un album, ma una compilation che raccoglie i momenti migliori dei 4 omonimi CD e CDr stampati in precedenza, quasi a sancire la fine di un periodo e a valorizzare un act vissuto finora nella penombra. L'essenza di Division S risiede in brani brevi bagnati da ottimo vino rosso, a metà tra composizioni da osteria (eseguite spesso con più raffinatezza rispetto a nomi blasonati come Nový Svet), passaggi rock minimali anche ricercati ("Red Wine", "Oh My God"), momenti provenienti dalla tradizione passata (alcuni valzer possono ricordare una qualsiasi festa del vino celebrata un tempo nelle campagne italiche) e molte stanche ballate blues-noir ("I'll Ego", "Alla Salute", "Alone" e altre ancora). Impera su tutti i componimenti un'anima mediterranea sanguigna e solare: tocco aggiuntivo di gran classe! "Something To Drink" affonda le proprie radici in uno stile che va per la maggiore di questi tempi, ma racchiude in sé delle qualità particolari che lo avvicinano di gran lunga più al cantautorato che all'underground oscuro e neofolk. Bellissima e azzeccata la confezione da enoteca in legno approntata dalla Old Europa, che si è 'limitata' a stampare solo 400 copie numerate: non abbiate esitazioni, dunque. Da gustare sotto i fumi dell'alcool. Inebriante.

Michele Viali

 

http://divisions.tk/

http://www.oldeuropacafe.com/