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Room 108

26-01-2025

VIDI AQUAM

"Lights and Shadows"

Cover VIDI AQUAM

(Rosa Selvaggia)

Time: CD (44:23)

Rating : 6

Ai milanesi Vidi Aquam va sicuramente riconosciuta, lungo un'esperienza ormai trentennale, la dignità di chi fa ciò che lo appassiona coi propri tempi e senza urgenze, che siano queste ultime di produttività, d'innovazione o di rincorsa ad un ampio successo. Attraverso il proprio mini-network Rosa Selvaggia, il fondatore Nikita (voce, synth, programming) ha portato avanti negli anni quel progetto che, dopo il forfait del bassista Fabio Degiorgi, lo vede ancor oggi affiancato da quel Daniele Viola (chitarra, basso, drum-machine) che è con lui dal lontano 1998, e col quale tanto ha condiviso in una discografia pur non così fitta di uscite. Rilasciata in due distinte edizioni limitate (vinile viola-marmo in 250 copie e CD in box di metallo per soli 33 esemplari), la nuova fatica dell'act lombardo, nata durante i nefasti "lockdown", si lascia alle spalle l'impatto e l'irruenza post-punk del mini "Oberland" di sei anni fa, abbracciando quella scuola cold/darkwave che guarda anch'essa con favore agli albori del genere. Un drammatico filo rosso attraversa le dieci tracce dell'opera, tanto nei momenti più fini (la placida opener "Ghost Dance", l'intensa "Die Sünde Ist Meine Pflege", la notturna e suadente "Violets Garden") quanto in quelli più sostenuti (la tesa ed ipnotica "The World Slowing Down", la nervosa e tormentata "The Will To Go Far"). In un ventaglio di soluzioni più ampio rispetto al passato, pur con certi limiti strutturali, c'è spazio anche per suggestioni rock dal sapore settantiano, magnetico nella psichedelica "The Last Man On Earth" e lento nell'incedere in "Like A God From Above", mentre la title-track, in chiusura, rappresenta senza dubbio il momento di maggior pathos dell'album. Senza dubbio l'opera più completa e matura di un gruppo che ha sempre fatto della genuinità la propria bandiera, da onesto alfiere di una scuola che tramanda con fedeltà e devozione le fondamentali lezioni del passato, senza mai tradurle in chissà quali velleità.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://vidiaquam.bandcamp.com/

https://www.rosaselvaggia.com/labelrs.htm