17-08-2024
HEXOPHTHALMA
"K.J. Anderssons Mardröm"
(Fluttering Dragon)
Time: CD (45:40)
Rating : 7
Nella nostra recente intervista, lo svedese Fredrik Djurfeldt (Severe Illusion, Instans, Boar Alarm, Alvar, Analfabetism) ci aveva presentato il suo nuovo progetto Hexophthalma, messo in piedi assieme al polacco Tomasz Borowski, mente dietro all'ancor giovane act Fomalhaut. È la polacca Fluttering Dragon, come annunciato, a dare alle stampe l'esordio di questo inedito duo, rilasciato sia nel bel digipack a sei pannelli dell'edizione standard che nelle 100 copie del box, completo di poster e adesivo. Ispirato "...dalla ricca storia della Skeleton Coast, dal genocidio degli Herero ai ragni della sabbia con sei occhi che vivono là a tutt'oggi", come spiegano le note ufficiali, l'album si muove per lo più in territori death-industrial, prendendo spesso e volentieri le mosse da minimalismi algidi e cupi, come appare subito evidente sin dall'opener "Svart Feber", prima che vengano riversate nel sound robuste e dure scariche industriali, distorte e ferali come la vocalità che Fredrik apporta al songwriting. Questa formula, lugubre nei suoi passaggi più minimali e feroce in quelli più mortiferi e noisy, tende a dominare in tutte e sette le tracce dell'opera, sulla scorta di una resa audio degna di nota (il mastering è curato da Giuseppe Verticchio, ben noto nei panni di Nimh) ed un intreccio arricchito soprattutto dall'esperienza dello svedese. Atmosfere torbide e minacciose che trovano il proprio apice in "Suiderkus Tragiska Ode", con le sue caratterizzanti soluzioni industriali che culminano in un lacerante alito noise. Qualità ed efficacia didascalica non mancano alla formula del duo, che di certo saprà meritare le attenzioni degli adepti del rumore più inquietante e mortifero.
Roberto Alessandro Filippozzi
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