19-05-2024
LLYN Y CWN
"Megaliths"
(Cold Spring)
Time: CD (62:37)
Rating : 7
Giunto alla tredicesima pubblicazione sulla lunga distanza in 15 anni di attività discografica, il gallese Ben Powell, col suo progetto Llyn Y Cwn, non è decisamente più una sorpresa o un nome ancora da scoprire per chi si diletta con la dark/drone ambient più isolazionista. Questa sua quinta uscita in casa Cold Spring, dopo tre album e lo split assieme a Sleep Research Facility, ribadisce pienamente l'importanza fondamentale che le field recordings rivestono nell'economia del sound di Llyn Y Cwn, in quanto semplicemente indispensabili per permettere alla materia dark ambient di assorbire ed emanare, sotto forma di vibrazioni soniche, il respiro unico dei particolari luoghi dove sono state catturate. Infaticabile collezionista di queste registrazioni di campo, con un archivio costruito in anni di ricerca e "prelevamento", Powell utilizza stavolta quelle catturate presso i molti siti megalitici da lui esplorati, una per ognuno dei dieci brani che compongono l'opera, col chiaro intento di evocarne sia il mistero che l'innegabile potenza mistica. Prerogativa dominante che rende l'ora abbondante d'ascolto un lungo viaggio attraverso la storia millenaria di queste pietre, così posizionate per interagire con le forze spirituali in armonia con gli astri, come di consueto sulla scorta di una dark ambient isolazionista, le cui algide folate si fondono con le field recordings in un leggero ma intenso vortice dronico, talvolta con risvolti para-melodici che emergono dal vento gelido del Nord. Alta qualità garantita, dalla resa audio al bell'artwork del digipack a sei pannelli, e sostanzialmente poche sorprese (in un genere che tende a non prevederne) in un lavoro che non manca di mettere sul piatto qualche pregevole variante, come il bel pattern ritmico che scandisce con intensità "Bryn Celli Ddu", le linee melodiche e finanche luminose di una "Pentre Ifan" quasi sognante e le rarefatte note di piano, perse fra la vastità dronica, della conclusiva "Cashelkeelty", tutti elementi che meriterebbero maggior impiego nel sound di Ben. Poche novità, come detto, ma tanta qualità da parte di un progetto che non ha mai lesinato in tal senso, e che la Cold Spring ha ragione di consigliare agli estimatori di Sleep Research Facility e Lustmord, giacché capace di coniugare, almeno per alcuni aspetti, l'isolazionismo glaciale del primo con l'alone mistico ed oscuro del secondo.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://llynycwn.bandcamp.com/