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Room 109

06-03-2024

BLOCCONERO

"Cronache"

Cover BLOCCONERO

(autoproduzione)

Time: MC (37:54)

Rating : 9

Alla riconosciuta e decisamente fondata consapevolezza che il mondo neofolk e post-industrial sia stato - e continui ad essere -, rappresentato da ambigue, se non a volte ufficialmente dichiarate realtà ideologiche prossime all'estrema destra, è orgogliosamente tempo di mettere in luce una realtà contemporanea del neofolk acustico e ambient/industrial che invece rappresenta con fervore e impavido spirito ribelle la contrapposizione opposta. I BloccoNero nascono da questa principale esigenza; portare un po' di meritato equilibrio nell'espressione e nel concept neofolk di seconda scuola, da un punto di vista estrema sinistra, anarchico nella vera essenza ispirativa. E l'evento, autoprodotto, realizzato esclusivamente in musicassetta limitata a 100 copie numerate a mano, ricorda a tutto il panorama del genere che una nemesi storico-politica al neofolk di estrema destra, è sempre esistita. Anzi, la verità è che il neofolk e la scena post-industrial non sono assolutamente catalogabili come sottogeneri ispirati solo al nazi-fascismo. Ricordiamo gli straordinari Militia, battaglieri ecologisti anarchici, o comunque non dimentichiamo che, come i Laibach insegnarono già nella primissima parte della loro carriera, l'ambigua liminalità didascalico-allegorica dell'immaginario fascista e totalitario non ne deve rappresentare proprio l'ideologia stessa, ma confondere i canali di tutto l'immaginario culturale odierno, in un'epoca dove hanno vinto di sicuro le macchine. Ad ogni modo, - almeno da parte del sottoscritto o di chi conosce le tematiche del gruppo -, nel caso di questo strepitoso lavoro, non ci si vergogna assolutamente di abbracciare la causa dei BloccoNero. Almeno per chiunque comprenda anche solo ad un primo indimenticabile ascolto l'essenza strepitosa di questi nemmeno quaranta minuti di musica. Dieci brani intitolati a date che salteranno subito all'occhio di chi è cresciuto sotto gli insegnamenti di Bakunin e Malatesta, o che si identifichi anche con più recenti realtà (i Black Bloc, i "situazionisti", Alfredo Bonanno, Caferio, Camus, Kropotkin, etc.), dall'incredibile originalità compositiva; tutta in bilico tra la levità acustica, l'atmosfera ambient/industrial condita da samples evocativi in tutta la loro narratività, arrangiamenti sinfonici, riuscitissime sorprese inattese ("3 Marzo") e un'irredenta anima rivoluzionaria, che mai si piegherà alle vittorie dell'era moderna governata dal capitalismo, il neo-fascismo individualista e l'anti-umanesimo - nemmeno in avvenimenti come quelli riportati a memoria dalle date nella tracklist. A dieci anni dal loro primo full-lenght, i BloccoNero alzano di nuovo il pugno e le armi, con un lavoro magistrale, inaspettato nella sua grande ispirazione, da riconoscere al volo come uno dei contributi industrial/neofolk migliori degli ultimi decenni. E chi lo desidera, alzi il pugno con loro, ricordando anche solo che la vera arte è un primissimo vero atto di ribellione nella storia; per la lettura di quest'ultima, un suo ripasso e una sua corretta interpretazione, ci pensa anche solo questo capolavoro; che insegna tramite la splendida magia universale della musica da che parte stare, se il termine Vita combacia con Libertà nel profondo del proprio cuore.

Max Firinu

 

https://blocconero.bandcamp.com/

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