25-07-2023
KORINTHIANS
"A Major Walk"
(autoproduzione)
Time: CD (36:40)
Rating : 8.5
È un passo in avanti decisivo quello compiuto dal quartetto belga, che aveva positivamente esordito sulla lunga distanza con l'album "Chaos Control" alla fine del 2019, e che anche stavolta opta per la via dell'autoproduzione in download, vinile e nel bel digisleeve completo di booklet (corredato da scritti che integrano i temi dei brani), facendosi trovare prontissimo all'appuntamento. Spostando il baricentro verso l'elettronica, senza perdere nulla dell'impatto di basso, batteria e chitarra, i quattro fanno letteralmente decollare quel sound ancora da mettere pienamente a fuoco nel debut, mostrando una coesione ed una maturità impressionanti. Sulle ali di un'eccelsa produzione, perfetta per esaltare ogni sfumatura di un sound intelligentemente trasversale e mai avaro di pathos, i "corinzi" mettono in fila nove song di mirabile fattura, accattivanti ma mai banali, creative nelle soluzioni ed inebrianti nel loro taglio squisitamente notturno, in una visione artistica potente che non nasconde radici post-punk, ma che non ha paura di spingersi in territori synthpop o di dare scossoni a quell'indefinito panorama indie/alternative che molto raramente ha avuto questo spessore e questa consistenza. Una sfilza di potenziali hit a tinte scure, dalla ritmata "No Future", che chiarisce subito il rinnovato spazio per l'elettronica, a quella "Wake Me Up" che rimanda direttamente al migliore e più sanguigno IAMX (quello dei primi due album), passando per una "The Whimper" che ha il piglio degli Agent Side Grinder dei singoli migliori, o ancora quell'estrosa "Well" che incrocia un drumming ubriacante ed una dolce melodia con una scioltezza invidiabile, sino al gran finale con "Normal Lives For Normal People", autentica dimostrazione di classe e sicurezza nei propri mezzi, prima di una travolgente chiusa. Ben guidati dalla voce di un Mattias cresciuto tantissimo come singer, i Nostri non sbagliano un colpo, puntellando un sound di primissima qualità con refrain eccellenti e fughe strumentali - che spesso vedono protagonista una chitarra new-wave ora dosata alla perfezione - dagli esiti travolgenti. Un ritorno da applausi per una band che ha decisamente cambiato passo, e che merita pienamente di raccogliere i frutti del grande lavoro svolto per un album così entusiasmante, capace di catturare sempre più ascolto dopo ascolto. Di qui in avanti, è legittimo e doveroso per i Korinthians puntare in alto, perché le potenzialità sono davvero grandi e, con questo spirito, c'è da giurare che il meglio debba ancora venire. Da non perdere.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://korinthians.bandcamp.com/