11-03-2023
JARL
"Mindrotation"
(Zoharum)
Time: CD (59:43)
Rating : 7.5
Erik Jarl, nome ormai storico dell'industrial ambient svedese (già in Skin Area e IRM), continua a sfornare album riguardanti la psiche umana, come questo nuovo "Mindrotation", che viene diviso in cinque movimenti che esplorano sfaccettature diverse di status mentali. La struttura dei pezzi è mediamente circolare e ripetitiva, sorta di loop psichedelici che appaiono sovrapposti. I primi due pezzi hanno delle basi quasi space e fortemente ossessive, su cui vengono collocati degli arpeggi elettronici pulsanti che danno una piega melodica ad un impianto che buca i limiti dell'ambient, per andare verso territori sperimentali atti a descrivere i "black holes" della mente umana. Più denso il terzo movimento, quasi un preludio sinistro ad una tempesta, giostrato su sentori filmici e di forte impatto che aprono alle inquietanti tracce conclusive. La doppia chiusa appare ricca di oscurità lisergica (lo sfondo di "Mind Disorder" rimanda ai Pink Floyd di metà anni '70): più sibilante e catatonica "Isolation", più torbida e nera "Disorder", tasselli di una spirale verso il basso che si avvia alla conclusione. Album di ottima caratura compositiva, strutturato in maniera eccellente anche dal punto di vista tematico grazie ad un concept sempre ben collegato ai suoni, che descrivono e ci accompagnano in un breve viaggio all'interno di alcuni aspetti psichici correlati tra loro in una sorta di escalation negativa. Bella confezione in digipak a sei pannelli (300 le copie stampate) e grafica eloquente. Disponibile anche su nastro (solo 30 esemplari), sebbene la resa migliore per questo tipo di suoni rimanga il digitale.
Michele Viali