07-11-2022
ATARAXIA
"Pomegranate - The Chant Of The Elementals"
(The Circle Music)
Time: CD (51:35)
Rating : 8
Sfogato a dovere il momentaneo bisogno di spingersi oltre determinati confini stilistici con "Synchronicity Embraced" (2018) e "Quasar" (2020), i Cavalieri Erranti dell'Emilia tornano a percorrere i sentieri a loro più cari con la nuova fatica, rilasciata in più formati (CD standard, CD digipack A5 in 1000 copie, box-set in 200 pezzi e vinile in 500 esemplari) dalla greca The Circle Music, che in tempi recenti aveva già ristampato su vinile due grandi classici firmati Ataraxia. Ripreso l'assetto a tre (com'è noto, il percussionista Riccardo Spaggiari non è più parte della band) dopo tanti lavori come quartetto, Francesca, Vittorio e Giovanni percorrono la via di un folk ancestrale di spiccata dolcezza e luminosità, che unisce le sue preziose note al suono di una Natura con cui è pienamente in comunione. Il canto di Francesca con le sue inconfondibili variazioni, le corde di Vittorio in perfetta armonia con la creazione di Madre Natura ed i tasti di Giovanni a dettare il pathos con encomiabile enfasi: un tutt'uno con gli elementi, una congiunzione intima quanto necessaria che si snoda attraverso nove tracce emozionanti, toccanti e profonde. All'ospite Totem Bara, non nuovo a prestare le sue abilità ai Nostri, non soltanto il compito di completare col suo violoncello determinati passaggi, ma anche quello di donare tratti percussivi epici a momenti quali l'iniziale "Hlara Aralh" ed "Ozoonhas" con l'apporto del timpano, contribuendo come sempre in maniera importante ad una scrittura magicamente senza tempo. Dalle intense impennate di puro pathos di "Oruphal" alla coralità antica dell'intima "Nevenhir", dai radiosi arpeggi di "Ode Ad Afrodite" alle fiammate drammatiche di "Ode A Dioniso", dal magnetismo notturno di "Aura Magi" alle recitazioni che si fondono ai suoni della Natura in "Hummingbirds", e giù fino alla dolcezza folk della traccia bonus finale (presente solo nelle versioni in CD) "Amethyst", questa ennesima tappa di un viaggio ultratrentennale - che è prima di tutto interiore e volto all'elevazione - regala ancora una volta quel genere di emozioni che solo gli artisti più ispirati possono fissare nel tempo, e lo fa con tutta l'unicità propria dell'Arte degli Ataraxia, per l'ennesimo sigillo di assoluto pregio in una discografia da incorniciare. Inesauribili, per nostra fortuna.
Roberto Alessandro Filippozzi