07-10-2022
THEY DIE
"Emptiness Prevails"
(Swiss Dark Nights)
Time: CD (44:59)
Rating : 7.5
Un anno e mezzo dopo il valido album d'esordio "Deviant Love", il trio nato dalle ceneri dei First Black Pope torna con l'atteso follow-up, stavolta sotto l'egida della Swiss Dark Night, che rilascia la nuova fatica nelle 500 copie dell'essenziale digipack (disponibile in due diversi artwork, uno a tema scuro e l'altro a base bianca). Col loro sound a cavallo fra goth, post-punk e batcave, i Nostri incarnano appieno - soprattutto nella vocalità di Simone e nella chitarra di Massimiliano - l'ortodossia di scuola 80s anche in questo secondo capitolo, affermando quindi la chiara volontà di non stravolgere tali stilemi, al fine di interpretarli fedelmente al meglio delle proprie capacità. Niente sorprese dunque, ma la qualità e l'esperienza messe in campo dai tre si rivelano determinanti nella riuscita delle dieci canzoni del nuovo album, che ci proietta nei più oscuri dancefloor "dark" ottantiani, e che ha le proprie solide basi nella grande intensità e nell'innegabile efficacia di una scrittura agile, snella e diretta. Traspare a tratti un maggior spazio per l'elettronica di Giorgio, subito importante nel dettare il groove ballabile dell'opener "Single Frame", mentre l'ariosa "Done Done Done" poggia su fascinose tastiere ottantiane che ricamano bene anche nella vorticosa "All Your Magic". L'ortodossia di cui sopra è pienamente incarnata da episodi privi di fronzoli quali "One Last Kiss", "Absolution" e "Black Moon", i quali, pur poggiando su soluzioni tutt'altro che innovative, riescono a colpire nel segno per forza e trasporto emotivo, mentre il picco d'intensità viene raggiunto con "Everything That Burns", ben edificata sul groove ipnotico e martellante. Molto bene anche il trittico finale, con le strutture sontuose della sofferta "Emptiness", la dirompente cover di "The Passion Of Lovers" dei Bauhaus ed il respiro drammatico di "Your Hell", atmosferico atto finale di un disco che brilla per compattezza e lucidità. Si possono realizzare lavori di tutto rispetto anche senza manifestare alcuna velleità innovativa, ed è questa la missione dei They Die, abili interpreti di una scuola che resiste alla prova del tempo, e che lega la sua sopravvivenza proprio ad uscite efficaci come "Emptiness Prevails".
Roberto Alessandro Filippozzi
https://theydie1.bandcamp.com/
https://swissdarknights.bandcamp.com/