03-09-2022
CATACOMBS OF DOOM
"Resurrection Of The Flesh"
(Black Death Industry)
Time: CDr (48:46)
Rating : 6.5
Attivo a livello di pubblicazioni sin dal 2009 e con alle spalle quattro uscite sulla lunga distanza (fra cui lo split d'esordio con l'act italiano Vo)))id), il progetto greco vede Donn assumere il ruolo di vocalist, in un assetto a tre che accantona chitarra e basso per basarsi unicamente sui synth. Che il metal estremo sia un punto fermo per il trio ellenico è sempre stato chiaro (d'altronde esiste un intero microcosmo di extreme metallers votati alla dark ambient, col veterano Melek-Tha in testa, per non parlare di certi progetti paralleli), e ciò trova ulteriore conferma con la prova del singer di origini britanniche, la cui vocalità a tratti anche istrionica ("Price Of Destruction") piega per lo più verso toni aspri e arcigni di stampo black metal, abbracciando per indole maligna la scuola black industrial del colosso svedese Mz.412. Quello dei CoD è però un suono che, nonostante le lugubri trame dark ambient suonino spesso e volentieri rarefatte, si presenta più crudo e malevolmente teatrale proprio in virtù della prominente vocalità di Donn, in linea con certe recenti uscite targate Noctivagant. A tratti emerge un retroterra tribale dal gusto primitivo e ancestrale ("Forlorn Of The Hammer", "Odor Mortis"), mentre una misteriosa e soave voce femminile stempera piacevolmente il clima - fra recitazioni e canti - in più punti, soprattutto nei momenti più intriganti: la spettrale e rarefatta "Witch Trial" e la conclusiva cover di "The Arcane Light Of Hecate", apprezzabile e personale omaggio ai conterranei Necromantia, fra i prime movers del black metal ellenico. Non mancano buoni spunti su cui lavorare per crescere e migliorarsi, ma per riuscirvi il trio dovrà dosare e bilanciare meglio le componenti (in primis la voce, spesso troppo dominante, laddove i synth possono dare un apporto maggiore), convogliandole in una visione d'insieme meglio focalizzata che, assieme all'indispensabile ispirazione, possa condurre a più alti traguardi. Solo 100 le copie prodotte nella spartana bustina trasparente con booklet essenziale, mentre è l'ucraina Depressive Illusions ad occuparsi dell'edizione in cassetta.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://catacombsofdoom.bandcamp.com/
https://blackdeathindustry.bandcamp.com/