08-08-2022
DRAGON and JETTENBACH
"Tales From The Algorithm"
(autoproduzione)
Time: USB (61:23)
Rating : 8
Col duo britannico composto dagli act Dragon e Jettenbach, entità separate - che agiscono in coppia - incarnate rispettivamente dal DJ Peter Adjobia e da Paul Jetten, torniamo ancora un po' a ritroso nel tempo, e dopo esserci occupati del breve dischetto dell'estate 2021 "Roche Limit", andiamo indietro ad inizio 2022 per l'uscita di "Tales From The Algorithm", primo full-length autoprodotto in download e nella limitatissima edizione su chiavetta USB (solo 20 pezzi con logo impresso, stampa digitale dell'artwork, album in file .wav ed ulteriori grafiche curate da Cayce). Nonostante i buoni segnali, al cospetto di questo primo lavoro sulla lunga distanza "Roche Limit" appare una release embrionale che è stata utile per un primo collaudo, poiché "Tales..." rappresenta un salto di qualità ben superiore alle aspettative, sia in termini di abilità nel porre in atto ottime soluzioni che di pura qualità audio. La matrice dronica assume tratti cinematici di mirabile efficacia e buon gusto, lasciando i giusti spazi a squisite pulsioni electro-IDM, ruvide sferragliate noise e taglienti sferzate industriali, sulle ali di una scrittura ispirata e convincente nell'evocare immaginari densi di fascino oscuro e probanti tensioni ansiogene. Intenso sin dalle prime battute di "Reverse Entropy", l'album si colora di innumerevoli sfumature a tinte scure in continua mutazione, lasciando filtrare di quando in quando una certa radiosità ("Serenity Of The Meatgrinder", "Wormwood" e, soprattutto, la conclusiva "Penfield Mood Organ"), laddove brani quali "Summoning Shai-Huud" e "Needlecast Into Innenin" suggeriscono scenari ben più spettrali e minacciosi. Fra i picchi di un lavoro ricco di spessore e sorprese spiccano senza dubbio "Straylight", magnifico intreccio glitch-drone-industrial dai toni sospesi, "The Construct Council", oscura ed esemplificativa dell'alta caratura in termini di produzione, e "Dirangesept", IDM noisy tagliente, ruvida e stordente che rimanda alle cose più cerebrali del colosso The Outside Agency. Tutto questo e molto di più in un lavoro da scoprire ed assaporare con cura ed attenzione strato dopo strato, in virtù del suo perfetto mix di maturità, forza didascalica ed ispirazione, potenzialmente in grado di regalare emozioni che pochissimi altri dischi del settore sapranno procurarvi: se queste sono le vostre sonorità, non potete esimervi da un ascolto che non potrà non colpirvi positivamente.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://dragonandjettenbach.bandcamp.com/