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Room 104

28-11-2021

IEROPHANIA

"Postbellum. Part I"

Cover IEROPHANIA

(COD Noizes)

Time: CD (52:29)

Rating : 8.5

La massiccia opera di recupero e rimasterizzazione della discografia del duo russo (composto da Joseph M. e Kirill B. ed ormai non più attivo) messa in atto dalla COD partiva un anno fa con la riproposizione delle due rispettive parti di "Postbellum", entrambe pubblicate in origine nel biennio 2007-2008 dalla UFA Muzak dopo un primo lavoro datato 2006. La prima parte di "Postbellum" uscì come mini-CDr in sole 80 copie, e dopo il remastering datato 2017, lo scorso anno ha trovato la sua nuova dimensione - con una rinnovata veste grafica - nell'edizione targata COD, resa disponibile sia nelle 97 copie del bellissimo formato CD (in confezione simil-vinile apribile con cartolina esclusiva), sia nelle 47 dell'audiocassetta. Oltre alle pregevoli confezioni, l'occasione è resa particolarmente ghiotta dal materiale extra aggiunto per l'occasione: laddove l'edizione originaria presentava un solo lungo brano di oltre 18 minuti senza titolo, questa ristampa ne offre ulteriori cinque, fra inediti, estratti live e versioni alternative. Apre la lunga traccia originaria, qui intitolata "Postbellum", che ben evidenzia le prerogative sonore di un act di culto il cui suono ha sempre poggiato sul rumore industriale, ma che mai si è rinchiuso entro rigidi paletti stilistici: tratti squisitamente rituali che emergono da un noise strisciante, senza abbracciare gli eccessi della power-electro, ma anzi variando toni e forme con stile, fra colpi ritmici, synth e campionamenti ben assemblati. Tre gli estratti live, catturati come si conviene (specialmente a livello di resa audio) tra il 2009 ed il 2010: "Boneless Flesh", coi suoi rumori stridenti che emergono dal buio e la coltre noise che si fa sempre più spessa e pesante, con vocals tipicamente power-electro; "Kabul 1989", particolarmente oscura e minacciosa; e "Death Of A Stormtrooper", il cui taglio rituale/evocativo tracima nel rumore più opprimente. C'è poi l'inedito "Ophelia's Song", coi suoi riverberi noise, i suoi rulli maziali ed il suo afflato ambientale para-melodico, mentre la chiusura è d'alta classe ed all'insegna del pathos con la magnifica versione dark-folk di "Succubus Of War", registrata per uno split coi connazionali Moon Far Away purtroppo mai pubblicato. La cura delle confezioni e la qualità del materiale bonus fanno di questa prima ristampa targata COD un'uscita imperdibile sia per gli estimatori degli Ierophania, sia per i cultori delle migliori sonorità industriali "made in Russia".

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://myspace.com/ierophania

https://codmusicdistro.bandcamp.com/