10-12-2007
HEXPEROS
"The Garden Of The Hesperides"
(Equilibrium/Audioglobe)
Time: (43:19)
Rating : 8.5
Che i Gothica, duo italiano composto da Alessandra Santovito e Roberto Del Vecchio oggi definitivamente defunto, abbiano 'illuminato' (fa tuttora uno strano effetto l'utilizzare un simile termine per ricordare ai nostri lettori una proposta tanto oscura e romantica) la scena gothic neoclassica italiana è qualcosa che va oltre il mero dato di fatto: "Night Thoughts" e "The Cliff Of Sucide" sono sopravvissuti all'usura del tempo con la fama d'autentiche gemme in grado di catturare nella propria rete numerosi spiriti inquieti, sodandoli con fascino tenebroso e raffinate citazioni artistico-letterarie. Gli 'aficionados' della suddetta scena, costantemente inondata da nuove leve e buone promesse, ma tuttora povera di personalità artistiche che le sappiano far compiere il definitivo salto di qualità (se escludiamo i 'soliti' nomi di punta), saranno pertanto gioiosi nel ritrovare la carismatica cantante del combo innanzi lodato in questo nuovo progetto fondato a quattro mani con Francesco Forgione, creativo contrabbassista, tastierista ed amante della musica medioevale e barocca. Hexperos (dal nome della prima stella vespertina, quella preferita dalla dea Venere), intrigante realtà musicale che già avevamo avuto modo di apprezzare per il brano "The Warm Whisper Of The Wind" contenuto nel sampler "Flowers Made Of Snow" griffato Cold Meat Industry, ha da poco compiuto, con il proprio album di debutto "The Garden Of The Hesperides", quel salto di cui vi parlavamo poco fa. Sotto l'egida dell'attenta label portoghese Equilibrium, con l'appoggio di talentuosi musicisti d'estrazione classica (l'arpista Francesca Romana Di Nicola e i violinisti Domenico Mancini e Alessandro Pensa) e grazie ad un sopraffino lavoro di produzione e mixaggio effettuato presso i neonati Hexperos Studio, Alessandra e Francesco cesellano un album ispirato nelle composizioni, vario nelle influenze, sofisticato nella scelta dei suoni, curato nel minimo dettaglio e all'ascolto tutt'altro che semplice. Come una delle tre Esperidi, figure mitologiche che si prendono cura dell'albero dalle mele dorate (un altro simbolo caro alla dea dell'amore) e cantano con voce melodiosa, Alessandra, madre suprema del progetto ed assoluta padrona di casa, voce soprano dotata di una tecnica ammirabile (per l'occasione sfoggiata in un'apprezzabilissima rivisitazione dell'"Ave Maria" di Caccini) e straordinariamente elegante nell'interpretazione, ci prende per mano e ci invita a riposare nel suo giardino incantato, a sprofondare tra i prodigiosi giochi di luci ed ombre del disco, lasciando che immagini ed eteree percezioni urtino come impetuose onde gli scogli della memoria, intanto che nella nostra mente paesaggi ultraterreni di memoria ora celtica, ora nordica oppure mediterranea, vengono tratteggiati dalle dolci litanie della tastiera del fido compagno di squadra e da onde sonore di stampo ambient o neoclassico, a seconda del brano, sempre intrise d'eccezionali arrangiamenti. I quattordici brani di questo "The Garden Of The Hesperides" sono infiniti attimi di romantica poesia, preziose perle sonore da assaporare e scoprire pian piano, lasciando crescere sulla propria pelle i brividi che solo composizioni di tale livello sanno regalare. Senza più bisogno di rimpiangere i Gothica, non possiamo che sperare che anche l'esigente pubblico internazionale sappia essere ricettivo nei confronti dell'ennesimo act di casa nostra dotato di sublime estro e, per questo, degno di lode. A nostro avviso, per i vari Arcana, Ophelia's Dream e Dark Sanctuary, la concorrenza si fa sempre più spietata...
Marco Belafatti
http://www.equilibriummusic.com/