26-09-2021
DANIELE SANTAGIULIANA
"La Cupa"
(Looney-Tick Productions)
Time: CD (36:40); DL (40:33)
Rating : 7
Non sorprende affatto scoprire che, fra le inclinazioni artistiche del vicentino Daniele Santagiuliana, vi è non solo quello sperimentalismo in ottica ambient/industrial di cui è alfiere da lungo tempo (soprattutto col suo act più noto Testing Vault), ma anche la pittura, con uno stile che pare voler esorcizzare le paure e le inquietudini dell'artista stesso. Non sorprende perché, alla maniera che adopererebbe per dar vita a una sua tela, Daniele "dipinge" col suono - con pennellate imperfette per antonomasia - per dare una dimensione sonora ai luoghi ed alle situazioni che animano anche la sua arte pittorica. Per dare vita a questo suo nuovo lavoro (edito nelle 100 copie dell'essenziale digipack e basato su depressione, fantasmi ed il tentativo di omaggiare determinata arte che ne ha ispirato il mood, fra cui lo scrittore Ligotti, il film "The Lighthouse" e John Cale), il Nostro ha deciso di reinventare il proprio approccio, combinando alle field recordings degli autentici strumenti a corde (violino, viola e violoncello), in una sorta di neoclassicismo sperimentale che si inserisce in un minimalismo filmico di notevole effetto. L'apertura con "Casa Delle Luci" è all'insegna del dronico più minimale, ma è con la title-track che l'impianto mostra tutte le sue prerogative, fra rumori d'ambiente, melodie filmiche dense di mistero e stridenti volteggi d'archi, questi ultimi ancor più tesi e ansiogeni in "Una Virago Nero Pece". Ci si spinge ai confini dell'horror con la carica maligna di "Uncini", subito sferzata dall'andamento vibrante della sospesa "La Cupa II", prima che il mesto minimalismo di "Appena Dopo L'Abbandono" chiuda il dischetto lasciando emergere ulteriori inquietudini. La release "gemella", sottotitolata come "Appendice", è disponibile unicamente in download e, come specificano le note ufficiali, starà all'ascoltatore decidere se il viaggio debba durare uno oppure due album, fermo restando che l'approccio è differente rispetto al CD, con maggiore enfasi su archi più stridenti e noisy ed i suggestivi 23 minuti della cinematica e inquietante "La Vita Agra". Un altro lavoro degno del buon nome che l'artista vicentino si è creato nella propria nicchia, grazie ad una ricerca sonora che si fonda con grande onestà su emozioni e fragilità autentiche, abilmente tradotte in suono con genuina passione.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://testingvault.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/danidaniart/