29-07-2021
AUGUSTINE
"Proserpine"
(I Dischi Del Minollo)
Time: CD (54:20)
Rating : 8.5
Chiunque abbia prestato la giusta attenzione ed i dovuti ascolti a "Grief And Desire", primo album firmato dalla cantante e polistrumentista Sara Baggini col nome d'arte Augustine nel 2018, si sarà di certo accorto delle evidenti potenzialità dell'artista e compositrice nostrana, espletate in un lavoro dal taglio etereo, intimo e dream-pop. Era chiaro che, con simili capacità compositive e vocali, il fatidico cambio di passo avrebbe potuto significare per Sara uno scatto decisivo verso l'eccellenza, e senza dubbio l'apporto di un vero e proprio studio, di abili musicisti e di un adeguato team tecnico - laddove per il precedente capitolo la Nostra fece praticamente tutto da sola - è stato determinante per riuscire nell'impresa. Ciò che colpisce è il modo in cui la Baggini riesce a compiere un salto di qualità di questa portata, approdando ad un livello di maturità artistica a dir poco invidiabile: con estrema naturalezza, quasi come se per lei fosse stato sostanzialmente facile, ora che ha liberato la propria scrittura in una moltitudine di nuove direzioni, trascendendo il tempo e lo spazio in un suono sempre sinceramente intimo, ma ora più vibrante nel veicolare il pathos e più potente nel dipingere le emozioni, con un personalissimo taglio dark-folk che rimpiazza gli afflati eterei e dream-pop del debut. Con una produzione di mirabile fattura che esalta a dovere ogni sfumatura degli impeccabili arrangiamenti, autentiche pennellate di classe all'interno di strutture eleganti ed aggraziate, il suono suadente, notturno, intimo, passionale, noir, dolce di "Proserpine" (lavoro "filtrato" attraverso il mito di Proserpina, dea latina dell'oltretomba) non lascia intravedere cali qualitativi nelle sue tredici tracce di portata internazionale, sempre tenute per mano da una voce di elevata caratura, d'indiscussa bellezza e di livello superiore, che riempie gli spazi - anche con magnifici vocalizzi - senza rubare la scena alla musica. Un respiro più acustico - anche nell'uso di percussioni e batteria - che calza a pennello per l'ispirazione di Sara, capace di non perdere mai la bussola all'interno di un bagaglio d'influenze decisamente ampio (abilmente plasmato da lei a propria somiglianza) e maestra nel riversare le sue più sincere emozioni nella propria arte, senza paura di affrontare il buio. Un caleidoscopio di mirabili soluzioni che conducono dove l'artista desidera, in una dimensione intima e fuori dal tempo ove le sensazioni sono profonde ed i misteri vengono indagati, ed in cui il personale approccio di Sara alla scrittura può trovare la strada verso una ancor più ampia ed universale trasversalità, senza dover rinunciare ad un grammo della propria onestà intellettuale. Augustine è la nuova eccellenza di cui la nostra scena non può che andare fiera: non precludetevi l'ascolto di questo gioiellino.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.minollorecords.com/