19-03-2021
EDENYA
"Silence"
(autoproduzione)
Time: CD (50:02)
Rating : 7.5
Nato nel 2010 per mano del chitarrista e tastierista Marco ed originariamente inteso come progetto strumentale, l'act francese si è completato con la voce della camerunense Ida Rose, la quale ha poi abbandonato dopo l'uscita dell'EP eponimo di debutto datato gennaio 2017. Subito dopo Marco è riuscito a trovare i giusti rimpiazzi, ingaggiando ben due voci - quelle di Elena e di Rémi - per dare vita alle nuove tracce, concretizzate nell'aprile dello scorso anno in questo primo lavoro sulla lunga distanza. Un nuovo assetto che porta con sé una crescita tangibile rispetto ad una precedente prova ancora acerba, segno evidente di una miglior amalgama fra le parti che eleva la caratura di un suono piacevolmente in bilico tra folk, (post)rock, ambient, prog e musica sinfonica, intessuto con onestà intellettuale e sentimento. Già dall'iniziale "The Promise", capace di psichedeliche porzioni strumentali che arrivano a lambire certo metal, si evince come la nuova voce femminile abbia giocato un ruolo importante nella crescita della band, e la più intima e soffusa "Sabrina" lo ribadisce con forza, con Elena bravissima a districarsi fra i bei crescendo innestati dalla chitarra. Che la scrittura funzioni bene lo testimoniano anche strumentali di livello come "Broken Love", carica di pathos ed elevata dal violino dell'ospite Adrien France (che suona su metà dei brani, laddove l'altro esterno Julien Perdereau, incaricato di basso e batteria, partecipa a tutto il lavoro), e la più chitarristica "Chaos", forte di bei passaggi ipnotici, mentre le due voci s'intrecciano con pathos in "All They Want", song che non ha timore di sconfinare verso lidi alternativi e metal-oriented. Rémi è il protagonista vocale di episodi di matrice acustica come la conclusiva "Still Alive" e quella "Will The Demons Win?" il cui crescendo post-rock s'innalza enfatico con ottimi risultati, ma il vero picco dell'opera è la title-track, suite di 11 minuti in cui l'act francese sfoggia tutte le proprie influenze con classe ed innegabile bravura, sottolineando con decisione la netta crescita a livello strumentale. Un deciso passo in avanti per un progetto che ha trovato un assetto ideale, attraverso il quale potrà senza dubbio spingersi oltre: le capacità ci sono tutte, così come la passione e la giusta sensibilità, ed è quindi lecito aspettarsi buone cose dal futuro degli Edenya, assaporando nel frattempo questo lodevole lavoro.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/Edenyaband/