21-02-2021
BOSCHIVO
"Bardo Dell'Autodistruzione"
(Aural Tempel/Casetta/Toten Schwan)
Time: CD (39:41)
Rating : 6.5
Torniamo indietro di quasi un anno e mezzo per parlare della seconda uscita del progetto italiano Boschivo (a cui è poi seguito un ulteriore lavoro, uscito a fine 2020). "Bardo Dell'Autodistruzione" nasce come "processo di purificazione alchemica", quasi un mezzo per veicolare un tema e una situazione tutta personale, fatto che avvicina - al di là di tematiche e suoni diversi - a quanto creato da molti altri autori, a partire da Marco Corbelli. I mezzi usati dal mastermind Emanuele Fais sono semplici e scarni: chitarra acustica e qualche minimo supporto elettronico, livello tecnico bassissimo e resa audio a dir poco grezza, al limite di un bootleg registrato male. Lo stile ripercorre alcuni schemi del neofolk o folk-noir con riferimenti alchemico-ritualistici e melodie depressivo-oscure, ampliate da un tributo pesante ai Joy Division. Ciò che dà peso all'album non è certo lo stile prevedibile, la costruzione dei suoni (la linea vocale ricalca spesso quella strumentale) e nemmeno la bellezza dei brani, essenziali e fin troppo prevedibili, bensì l'urgenza di comunicare in qualche modo un percorso di rinascita interna in contrasto con un crollo totale di tutto quello che abbiamo intorno. A differenza di tanti suoni che sanno intrattenere ma che non trasmettono nulla, Emanuele veicola il proprio ergersi "in piedi tra le rovine" con un album primitivo, che trova i suoi spunti migliori laddove abbandona la forma-canzone per lasciarsi andare ad un'asprezza sciamanica (si veda la lunga e conclusiva title-track). La cover è di quelle che rimane impressa al primo sguardo. Solo 100 le copie prodotte.
Michele Viali
https://boschivo.bandcamp.com/
https://totenschwan.bandcamp.com/