Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

26-01-2021

ASHTORETH & STRATOSPHERE

"Between Worlds"

Cover ASHTORETH & STRATOSPHERE

(Winter-Light)

Time: CD (51:53)

Rating : 8

Collaborazione inedita tra due autori belgi: da una parte il doom-minimal project Ashtoreth, ancora relativamente giovane a livello produttivo e compositivo, con all'attivo varie collaborazioni ed alcune uscite di buona portata, e dall'altra il più maturo Stratosphere, attivo ormai da oltre 20 anni e autore di varie acclamate release che spaziano dall'industrial alla dark ambient. L'incontro dei due porta ad un sound inedito per entrambi: di fatto presentato come un passaggio tra l'oscurità e la luce alla ricerca del limite tra ciò che percepiamo e ciò che non possiamo vedere, "Between Worlds" è un eccellente lavoro di ambient sui generis, minimale ed evocativa, giocata più sui suoni che sui rumori, portandoci verso un mondo lieve in cui le tenebre non appaiono mai troppo tetre ma gradualmente sfumate verso una tristezza crepuscolare. Tali peculiarità realizzative rendono l'album immediatamente gradevole, sorretto da partiture semisinfoniche di caratura elettronica imbastite con grande gusto melodico, intrecciate a drones di base che si muovono sognanti in un'aura caliginosa e infinita. Lo stile si colloca sulla scia di nomi come Svartsinn o Northaunt, dove la malinconia e la solitudine prendono il sopravvento, sfiorando emozioni già tipiche di certo post-rock ed evitando la durezza della classica dark ambient. I sette pezzi appaiono come un unicum scintillante che va apprezzato ad alto volume in cuffia. Ottimo lavoro, edito in appena 200 copie in un bel digipak. Disponibile anche in formato download, ormai da non trascurare per avere una qualità audio superiore in relazione a un certo tipo di suoni.

Michele Viali

 

http://www.stratosphere.be/

http://www.winter-light.nl/