15-10-2020
AIMA and THE ILLUSION OF SILENCE
"Music For Certain Rituals"
(:retortae:)
Time: CD (45:42)
Rating : 7.5
Sulla scorta di un concept da lei ideato, AimA Lichtblau, cantante, fotografa e poetessa nota sia per i suoi progetti Aimaproject e Les Jumeaux Discordants (quest'ultimo assieme a Roberto Del Vecchio) che per la sua militanza in act quali Allerseelen ed InsCissorS, trova nel torinese Luca Bonandini - titolare unico di The Illusion Of Silence ed autore di due apprezzati album - il partner artistico ideale per dar vita all'album in esame, splendidamente confezionato in un pregevole digipack completo di ampio booklet. Un lavoro - come spiegano le note ufficiali - basato su alcuni degli "Inni Orfici" scelti fra gli 87 poemi brevi composti durante il tardo Ellenismo, fra ritualità e devozione verso divinità ed elementi cosmici, in opposizione a quel cristianesimo che iniziava a dilagare, cui si uniscono gli scritti di due antiche tavole (con istruzioni per i morti nel loro passaggio all'aldilà) e due ulteriori poemi firmati da AimA, incaricata di tutta la parte vocale, fra canti, evocazioni e recitati. La parte strumentale, interamente affidata a Luca (il quale, oltre a piano, chitarra, percussioni e tastiere, si prodiga anche con strumenti quali salterio ad arco, flauti, cetra da tavolo, santur, etc.), sviluppa a corredo dell'intrigante concept un suono attraversato da una ritualità antica, oscuro ed intriso di misticismo, base ideale per permettere ad AimA di spaziare con la propria vocalità ad ampio raggio e di cimentarsi con più idiomi. Il profumo delle antiche tradizioni elleniche si avverte sin dall'iniziale e luminosa "To The Sun", e nel corso di un lavoro ricco di gustose varianti, non mancano certo momenti altamente suggestivi: l'oscura e rituale "To Mars" col suo possente canto, una "To Victory" dai gustosi minimalismi elettroacustici, "The Pætilía Tablet" e quelle sue cadenze marcate che ne esaltano i tratti antichi, una "Ama Il Tuo Sogno Se Pur Ti Tormenta" dall'irresistibile fascino arcano, la deadcandanceiana "Spiritui Carmen" (con Trevor Northgate ai cori) e la conclusiva, lugubre e spettrale "To Death", squisitamente piano-based. Un lavoro molto ben congegnato ed assortito la cui indole oscura e rituale suona assolutamente sincera e credibile, merito anche di una produzione che evita saggiamente quell'eccessiva perfezione che avrebbe inficiato la genuinità dell'intera operazione: gli estimatori della ritualità sonora a tinte scure apprezzeranno di certo, ed è più che legittimo augurarsi che vi possa essere un seguito.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://aimatheillusionofsilence.bandcamp.com/
https://retortae.bandcamp.com/