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Room 108

30-07-2020

CLONE CULTURE

"Innocence"

Cover CLONE CULTURE

(Cold Transmission Music)

Time: CD (35:21)

Rating : 8

Debuttano sotto l'ala protettrice della Cold Transmission anche i milanesi Clone Culture, che portano un po' d'italianità in seno all'eccellente roster dell'etichetta tedesca. Stefano, Marco ed Andrea, coadiuvati dal bravo drummer Moreno Ussi, giungono alla loro seconda prova ufficiale (dopo il debut eponimo del 2018 per la Lifeforce Records) con tutte le carte in regola per puntare in alto, forti di un sound che danza agilmente sul confine che divide post-punk e darkwave, piacevolmente maturo e, soprattutto, attento a quelle varianti in grado di rendere realmente stimolante un album. Musicisti ben preparati in ogni senso, i Nostri preferiscono aprire con la suadente lentezza della già nota "Souvenirs" (presentata in digitale lo scorso gennaio) piuttosto che con qualcosa di più diretto, mostrando subito una gran cura negli arrangiamenti e la giusta attenzione nella costruzione di quegli ottimi refrain che sono uno dei punti di forza dell'album. Ciò che si apprezza sin dal primo istante nella scrittura dei CC è quella innata capacità di risultare catchy in maniera trasversale, anche con soluzioni vocali audaci (ampiamente nelle corde di una voce sempre convincente ed efficace), senza abdicare agli stilemi del genere, ma anche senza scadere nella sterile ripetizione di idee arcinote ed abusate, come dimostrano una potenziale hit quale l'incisiva "Off You Go" (con un bel passaggio a base di rim click, per parlare di finezze ritmiche), l'ariosa e diretta "Feed Me Tonight" (con forza e grande pathos nel refrain), la drammatica "Defeating Time" (capace di sfoderare ottime porzioni soliste di sax) e quella "They Shoot, I Die" che sottolinea la bontà delle soluzioni messe in campo. Anche l'indiavolato e rockeggiante post-punk di "You Were Just Like An Illusion" ha i crismi della hit d'impatto, laddove una maggior eleganza permea le note di "Tearing Our Minds To Pieces", superata in magnetismo da quella suadente "Right Back To You" che odora di goth ed il cui refrain funzionerebbe benissimo anche in ambito pop. Decisamente più dimessa - ma sempre ben congegnata - "Demand For It", che prelude alle due tracce finali, ovvero i 'club edit' di "Stop Hanging Out" e "You Are The One": tanti orpelli sintetici per elevare il respiro ottantiano della prima, laddove la seconda, col supporto di Belzebass, affonda in pieno in un'elettronica ricca di groove. Benché conciso, "Innocence" fa risaltare a dovere - anche grazie all'impeccabile produzione - tutto il talento e le grandi qualità di una band che, nel proprio settore d'appartenenza, ha decisamente più da dire della stragrande maggioranza dell'agguerrita concorrenza, nonché i numeri per farlo come si conviene. Un netto salto di qualità, rispetto ad un già positivo ma più canonico esordio, che merita tutte le attenzioni del caso.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://cloneculture.bandcamp.com/

https://coldtransmissionmusic.bandcamp.com/