09-07-2020
FM EINHEIT/ANDREAS AMMER
"Hammerschlag"
(Cold Spring)
Time: CD (55:47)
Rating : 7.5
Il tedesco F.M. Einheit, storico membro dei seminali Einstürzende Neubauten fino a metà anni '90, ritrova l'amico e compagno d'avventure Andreas Ammer (scrittore, giornalista ed autore di opere radiofoniche) per l'ottava volta, a testimonianza della consistenza di un sodalizio iniziato nel lontano 1993 con l'album "Radio Inferno". L'occasione è quella di fissare su supporto discografico la performance radiofonica "Hammerschlag" (proposta per la prima volta lo scorso anno come concerto dal vivo), nella fattispecie col prezioso supporto di Rica Blunck (voce), Saskia Von Klitzing (batteria), Volker Kamp (basso, tuba e trombone, già in passato collaboratore dei Nostri), Teodor Currentzis (direttore artistico che qui interpreta Aleksej Gastev, futurista "bardo dell'era delle macchine" fatto uccidere da Stalin, al cui lavoro di una vita l'album è ispirato) ed il musicAeterna Choir condotto dal maestro Anton Bagrov. Con questa formazione, F.M. Einheit (elettronica, oggetti) ed Andreas Ammer (sirene) fissano su CD - nell'essenziale confezione digipack - un'opera che intreccia una materia industriale rumorosa e vorticosa con prominenti recitati maschili e femminili, ritmi macchinosi, brevi passaggi più musicali ed incursioni di puro noise, ovviamente coi crismi della performance radiofonica. Dall'apocalittica "Amoeba" sino al sospeso e riflessivo epilogo finale, passando per strade industriose nel senso letterale del termine ("Order 01/02"), finezze che celano tensione ("Order 04"), frangenti più minacciosi e cupi ("CIT", "Order 05"), cantiche dal gusto curiosamente rituale ("Order 06"), esplosioni di puro rumore ("Noise Orgy") e porzioni in cui il groove resta saggiamente sullo sfondo ("Order 08"), si compie l'ennesimo stordente viaggio dalle radici dell'eclettismo industriale mitteleuropeo più pionieristico verso un linguaggio a suo modo unico nell'unire la performance radiofonica con la non-musica, missione e marchio di fabbrica di un tandem artistico che si riforma ogni qualvolta vi sia necessità di finalizzare un lavoro mai fine a sé stesso, bensì utile nel ricordarci cosa significhi interpretare e "musicare" la cultura industriale con la maestria propria dei pesi massimi del settore.
Roberto Alessandro Filippozzi