09-07-2020
BEHEAT GORUM DE MENTHEURD
"Beheat Gorum De Mentheurd"
(Svartkirke Records)
Time: CDr (73:01)
Rating : 6.5
Avevamo già affrontato il progetto di Riccardo Z. e la sua Svartkirke parlando dell'ottimo "The Voyage Of Life" del 2016, facente ancora parte del "periodo atmosferico" di questa one man band che unisce scarni elementi atmospheric black metal ad altri più astratti e derivanti dalla kosmische musik grazie ai synth analogici. Ascoltando questo album datato 2017 che porta il nome del progetto, si viene d'impatto investiti dalla certezza che un inevitabile spartiacque nella produzione dell'artista milanese si sia totalmente palesato, togliendo di peso il posto alle più ponderate e studiate composizioni passate per dare adito invece a caotiche e schizofreniche frenesie elettroniche, vomitate ed accartocciate di prepotenza su di un tappeto di drumming sostenuto. Questo è l'andazzo, senza ulteriori ed inutili fronzoli scrittori, che contraddistingue la maggior parte della durata del CDr, composto da otto brani senza titolo. Più salvifica e purificante la parte finale, che sublima in un ambient rarefatto e luminoso, puro rinfrancamento dopo il travaglio dei precedenti minuti di ascolto. È interessante però dare una chiave di lettura dell'album, cosa spesso necessaria quando ci si trova davanti ad un lavoro spiazzante ed inusuale come questo. La suddetta chiave interpretativa va ricercata senza indugio nelle figure storiche alle quali il disco è dedicato, vale a dire August Natterer ed Erik Satie, il primo famoso artista outsider che soffriva di schizofrenia ed il secondo poeta fuori dagli schemi. Ecco quindi che l'impervio percorso destrutturato e caoticizzante assume ad un tratto una parvenza di senso compiuto, assurgendo a chiara stesura in chiave sonica di un puro delirio artistico-schizoide che poteva di certo rappresentare la normalità per queste figure borderline. Prova ne è anche la delirante descrizione dell'allucinazione avuta da Natterer sulla venuta di Cristo insita nell'artwork, anch'esso sistemato a mo' di collage senza forma continuativa alcuna tra i suoi ritratti, che trova la sua perfetta trascrizione in un lavoro indigesto e disturbante nella sua quasi totalità, ma dalla chiosa talmente in contrapposizione dal resto da far pensare ad una sorta di travaglio interiore, sublimato infine in un'ascesa spirituale verso nuovi piani di consapevolezza. Disponibile in digipack limitato a 100 copie.
Lorenzo Nobili
https://www.facebook.com/beheatgorumdementheurd