07-05-2020
BEAT NOIR DELUXE
"Crash"
(Echozone)
Time: CD (50:15)
Rating : 6.5
Non è un caso se l'album d'esordio di Beat Noir Deluxe si intitola "Crash", dal momento che il progetto stesso è nato due anni dopo un incidente d'auto quasi fatale per il suo creatore Sascha Giacomuzzi. Il musicista/cantante di Bolzano, coadiuvato da alcuni contributi esterni (le voci di Annika Borsetto, Doris Warasin e Lisa Anesi e la chitarra di Thomas Varesco), ha quindi dato vita ai dodici brani inclusi in questo debutto, mirabilmente confezionato in un gradevole digipack A5 a sei pannelli completo di booklet/poster e prodotto dal rinomato Krischan Wesenberg (Rotersand). Partendo da prerogative electro-pop, Sascha ha sviluppato uno stile che piega spesso verso il synthpop, ma che non disdegna di abbracciare anche stilemi goth e darkwave, anche perché è la stessa voce del mastermind - destinata a dividere gusti ed animi - a risultare più affine a tali dinamiche per timbro ed impostazione. Ritmo e groove non mancano già dall'iniziale "Morphine" (il singolo pre-album), nonostante la prima parte poggi su cadenze d'estrazione electro-goth, mentre è la matrice synthpop a guidare il pathos di "Velvet Morning", la suadente "Bleeding" ed episodi gradevoli come "Allein" e "New City", prima che la più soave ed eterea "Please Help Me" giunga a spezzare l'andamento generale. Benché ancora in fase di definizione, quello di BND è un sound che evita certi luoghi comuni e che persegue una certa qual personalità, più evidente in momenti come la drammatica, istrionica e notturna "Never Do What Cannot Be Undone", la dolce e romantica "Love Fading" e quella stilosa "That Circle" in cui la voce femminile - di Doris Warasin - si rivela finalmente più importante. Suggestioni darkwave ammantano sia "Hard To Say" che la melodica "Emma", mentre il finale è appannaggio di una cover onesta ed apprezzabile del classico dei Type O Negative "Black No. 1". Un esordio sicuramente positivo ed incoraggiante per l'act di Bolzano, in attesa che le coordinate stilistiche vengano meglio definite - dando possibilmente più spazio ed importanza alle voci femminili - all'interno di un sound più efficace ed incisivo.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.beatnoirdeluxe.com/