13-08-2019
RICKY ZETA
"2 0 1 9 0 2 7 9 8 8"
(Svartkirke Records)
Time: CDr 1 (71:03); CDr 2 (64:21)
Rating : 6.5
Andando sul sito della Svartkirke, noterete che a fine 2014 si annunciava la cessazione delle attività. Tuttavia la piccola etichetta nostrana ha ancora rilasciato diverse produzioni, buona ultima questa nuova doppia uscita del suo titolare Riccardo Zanella, da anni attivissimo con qualcosa come una ventina di progetti diversi. Come Ricky Zeta, il Nostro si è da sempre mosso fra i meandri della techno/house più acida, corroborando la formula con robuste iniezioni di sperimentalismo in chiave industrial, come confermano anche i dischetti in esame, racchiusi da due distinte e particolari confezioni cartonate apribili, interamente nere e complete di inserti grafici, a loro volta racchiuse da un sacchetto d'organza e rilasciate in una tiratura di sole 50 copie. Già dalle note ufficiali Riccardo non mostra timori nel mettersi a nudo, avendo il coraggio di riportare le fredde note cliniche di un TSO occorsogli solo pochi mesi fa, e di pari passo vanno i contenuti dell'opera, che col primo CDr apre all'insegna dell'elettronica notturna, suadente, filmica, raffinata e misurata di "Viola: Affogare Nella Merda (Senso Di Nausea)", 15 minuti che lasciano poi spazio a nove tracce senza titolo, tutte rigorosamente acide, nervose, concitate e tinte di abrasioni industriali, mentre la conclusiva "Acid Track", coi suoi 23 minuti, ripulisce una materia ora più adatta al dancefloor. Il secondo dischetto si apre con "Lidskjalw MMXVIII: La Luna", 37 minuti di suadente e filmica electro dal taglio kosmische, ricca di buone variazioni, laddove "Gufo: Dissoluzione (Extended Mix)", nei suoi 22 minuti abbondanti, si lascia guidare da una dolce melodia notturna, non senza qualche tratto più robusto; chiude la ben più breve versione demo di "Viola: Affogare Nella Merda", fra melodie che si fanno spazio fra ritmiche piacevolmente asimmetriche. Non un lavoro di così semplice ascolto come potrebbe sembrare, anche perché inserito all'interno di una discografia decisamente vasta fra le sue differenti anime, ma comunque un segnale di vita che merita l'attenzione di quei seguaci delle derive techno/house più antitetiche al mainstream.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://svartkirkerecords.blogspot.com/