Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

14-06-2019

GARAGEVENTINOVE

"Il Male Banale"

Cover GARAGEVENTINOVE

(Overdub Recordings)

Time: CD (41:37)

Rating : 6.5

Con quasi trent'anni di attività alle spalle, il gruppo dei GarageVentiNove ha ormai consolidato la propria fama all'interno del panorama underground, soprattutto grazie ad un mistura sonora tra post-rock, new wave e noise-rock che, nonostante l'attitudine stradaiola, ha saputo filtrare sapientemente il lato più intimista dei musicisti. Con questo "Il Male Banale" la band tenta di rinnovarsi mediante un sound dai ritmi più rallentati, sciorinando una serie di tracce dalle composizioni piacevolmente elaborate ma, al tempo stesso, rese suadenti grazie alla voce di Patty Esse, cantante che, durante il disco, si passerà spesso il testimone con il veterano Brian K. Ideato come una sorta di concept dove i singoli componimenti si tramutano in vere e proprie riflessioni sul mondo che ci circonda (a tal proposito, sono da segnalare le bellissime foto in bianco e nero all'interno del booklet, suggestive nella loro composizione e indicatissime nel trasmettere la sensazione di fragilità e solitudine partorita dal concetto che sta alla base del lavoro), l'album si apre con "Hannah A.", pezzo di sano post-rock che si fa notare sia per la buona scelta dei suoni che per una certa atmosfera mediorientaleggiante, spigolosa ma al contempo mitigata dal contrasto tra la voce maschile e quella femminile. Pulsioni mediorientali anche in "Labirinti Silenti", brano di non facile assimilazione per via delle ricercate linee vocali ad opera della vocalist, mentre in "Guarda Un Po' Più In Là" il mood generale vira verso lidi darkwave, in virtù di un basso melodico e pulsante dove le armoniche di chitarra si inseriscono in maniera raffinata e quasi rarefatta. Il prosieguo del lavoro alterna canzoni dotate di una piacevole cupezza atmosferica, come in "Nervo Scoperto", composizioni in lingua inglese (da segnalare la vivace "Ocean", potente, orecchiabile e dal vago sapore anni '90) e brani più strutturati nei quali il quintetto prova a costruire complesse trame strumentali ("(Precipizio In) Clessidra" l'esempio più lampante). Tirando le somme, "Il Male Banale" è un disco tecnicamente ben suonato e intriso di spunti interessanti, sebbene alcune scelte a livello vocale - non sempre entusiasmanti -, unite ad una fase compositiva ancora da perfezionare, andrebbero riviste. Nel complesso, un cambiamento che fa ben sperare, dato che i margini di miglioramento ci sono tutti.

Denis Di Nicolò

 

https://www.facebook.com/GarageVentiNove/

http://www.overdubrec.com/