06-05-2019
THEUSZ
"Avant Garde"
(SkullLine)
Time: CDr (48:13)
Rating : 6
Con tutta l'indulgenza da concedere ad un esordiente - per giunta in un filone musicale come quello marzial-industriale, in cui la possibilità di pubblicare uscite a basso costo alimenta la smania di comparire a discapito dell'effettivo merito - si può promuovere con la sufficienza questo debutto in formato fisico per l'act francese Theusz, rilasciato in CDr dalla tedesca SkullLine in sole 88 copie numerate a mano. A parte la confezione low-cost tipica della label teutonica, l'opera prima del collettivo francese presenta le lacune tipiche dei prodotti di seconda fascia del genere: un suono poco curato e potente, brani tagliati con l'accetta e la mancanza di un serio supporto tecnico per la resa audio. Tuttavia il progetto transalpino sfodera una discreta verve cinematica ed un certo gusto per l'utilizzo di temi sinfonici epici e pomposi ("Laibach Is Dead", "Andersen"), rincarando la dose coi frangenti tipicamente battaglieri ("Hommage À Waffenruhe", "Anti-Performance", "Objectivisme") ed affondando il colpo coi passaggi in cui la marzialità spinge verso trame minacciose con la giusta austerità ("Pensée, Parole, Action!", "Eurasie", "Blutkult", "Nihil Novi Sub Sole"). Molte le tracce realizzate assieme ad altri nomi della medesima area sonora come Barafoetida, Imperial Cathedral, SPPK, H.ø.s.t., Gevaudan, Droid Legion e Giovinezza Europea, per un quadro piuttosto variegato e fortunatamente non sovraccaricato del campionario di samples tipici del settore, in cui non manca neppure un certo tocco electro che a più riprese va a contaminare determinati brani (le pulsioni ansiogene e industrialoidi della title-track, l'esplosione dance della strisciante "Kaiserbund", il groove di "Seppuku"). Pur senza sorprendere, si lasciano apprezzare anche i momenti più propriamente industriali come "Fraternitat", una "Esthet" i cui colpi paiono fatali rintocchi, la tesa ed abrasiva "En Avant!" ed una "Ordo Ab Chaos" particolarmente tetra coi suoi beat incessanti. Tanta carne al fuoco (ben 17 brani condensati in meno di cinquanta minuti) per un progetto che si attesta nella media degli esordienti del settore e che, lavorando sulla qualità di suoni e produzione, oltre che sullo snellimento, la messa a fuoco e la sintesi di una scrittura a tratti frammentaria, potrebbe in futuro salire di categoria.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://theuszpropagandacollectiv.bandcamp.com/