09-03-2019
THE PRICE
"A Second Chance To Rise"
(BRX/Self)
Time: CD (46:38)
Rating : 7
Definire Marco Barusso semplicemente come un musicista "di esperienza" suonerebbe riduttivo, poiché se da un lato è vero che a livello di band ha militato nei soli Cayne e negli Heavy Metal Kids, è nelle vesti di produttore, arrangiatore, chitarrista e sound engineer che la lista delle sue illustri collaborazioni colpisce: dai Coldplay a Ramazzotti, dai Lacuna Coil alla Pausini, dai 30 Seconds To Mars a Nek, dagli HIM a Ruggeri, passando per Pooh, Bennato, Paola Turci, Roby Facchinetti etc., oltre ad essere anche insegnante in corsi per tecnici del suono. Un'esperienza vastissima e di prestigio che lo ha portato, oggi, ad esordire col suo progetto The Price, in cui egli è l'unica costante (impegnato con chitarre e tastiere) attorno a cui ruotano tutta una serie di ospiti per la finalizzazione dei brani. In questo esordio, prodotto in maniera impeccabile e racchiuso in un lussuoso digipack a sei pannelli completo di booklet, Marco si circonda infatti non soltanto di un certo numero di bassisti e di batteristi, ma anche e soprattutto di ben dodici cantanti impiegati in altrettante canzoni, fra cui anche nomi quali Roberto Tiranti (Labyrinth), Tiziano Spigno (Extrema) e, soprattutto, un personaggio storico della musica italiana come Enrico Ruggeri. Il sound si muove su coordinate aderenti ad un rock robusto e sempre ad un passo da una durezza più tipicamente metal, laddove talune influenze più affini a certo pop rimangono forse sin troppo sullo sfondo. Nel songwriting di Marco non manca l'energia, come subito dimostra la più rifinita ed elegante "Tears Roll Down" e come ribadiscono song che rimandano direttamente ai Soundgarden come "Mg Of Stone" ed "Enemy". Senza dubbio la grande stagione del grunge statunitense è stata fonte d'ispirazione per il progetto, e se la più catchy "My Escape" ce ne dà una dimostrazione, non è certo da meno quella "Stormy Weather" che per larghi tratti ricorda da vicino gli Alice In Chains. Fra i momenti che più possono intrigare chi solitamente legge queste pagine troviamo la più eclettica "Free From Yesterday" ed una "Take Back Our Life" che presenta qualche buona finitura dal gusto vagamente darkwave, mentre il pezzo in cui figura Ruggeri, "On The Edge Of Madness", presenta anch'esso quella tagliente solidità strutturale che anima la maggior parte dell'opera. Non propriamente un lavoro di quelli di cui normalmente ci occupiamo, ma se amate (anche) il rock/alternative metal più energico ed intenso, nel debut di The Price troverete qualità e contenuti in quantità rilevanti.
Roberto Alessandro Filippozzi
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