09-03-2019
SVART1
"Frozen Chants"
(Luce Sia)
Time: MC (57:13)
Rating : 6
Ormai forte di una corposa discografia, fatta di oltre venticinque pubblicazioni in vari formati (incluso quello digitale) dal 2007 ad oggi fra lavori propri e collaborazioni varie, il progetto di Raimondo Gaviano si è fatto strada nel sottobosco dark ambient ed industrial, ritagliandosi un proprio spazio. "Frozen Chants", ultima uscita del progetto del musicista cagliaritano, è la prima release prodotta per la Luce Sia, come di consueto nel classico formato in cassetta limitato a 60 copie complete di elegante j-card. A differenza di altri lavori precedenti, in cui la componente industrial giocava un ruolo importante, "Frozen Chants" recupera quelle atmosfere ambient gelide ed isolazioniste già ascoltate ad esempio sul CD del 2010 "Non Tutto Ciò Che Tace È Morto", segnatamente in dodici tracce senza titolo elencate coi numeri romani progressivi. Come per certa arte moderna, è necessario lasciarsi guidare dal titolo, poiché le tracce assumono una loro valenza proprio se inquadrate nell'ottica di "canti congelati": fredde linee ambientali, ora più lineari, ora in movimento, su cui si posano vocalizzi femminili verosimilmente campionati, atti a sostenere un impianto chiamato a trasmettere la giusta - ma mai eccessiva - freddezza isolazionista. Un album in questo senso fin troppo lineare (solo verso la metà affiorano dettagli di derivazione industrial e/o riflessi più scuri), benché apprezzabile per la sua resa audio adeguatamente levigata, complice il mastering dell'esperto Simon Balestrazzi. Non un must del settore, ma c'è comunque abbastanza qualità per destare l'attenzione dei patiti dell'ambient più isolazionista e meno opprimente.
Roberto Alessandro Filippozzi