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Room 104

05-01-2019

VV.AA.

"Earthen"

Cover VV.AA.

(Cold Spring)

Time: CD 1 (67:13); CD 2 (64:41)

Rating : 7.5

La fondamentale Cold Spring celebra con questa doppia compilation - racchiusa in una essenziale ed elegante confezione ecopack apribile e limitata a quattromila esemplari - la sua 250esima uscita ufficiale di una storia ormai trentennale. Un marchio che è un autentico punto di riferimento per chi si diletta con generi quali industrial, dark ambient, power-electro, drone, ritual, noise etc., e che con "Earthen" presenta il meglio della propria produzione più recente, con uno sguardo anche su quello che verrà. Si tratta per lo più di brani editi e già noti che, visto il nostro ottimo rapporto con la label inglese, abbiamo già avuto modo di trattare in sede di recensione, a cui si affiancano taluni edit o excerpts ed un unico inedito, ma di prestigio, trattandosi di un pezzo mai pubblicato a firma Coil. Nel primo dischetto ritroviamo esponenti del rumore più opprimente come Merzbow (qui assieme a Genesis P-Orridge, presente anche con un pezzo dei suoi Psychic TV), NDE e Khost, così come nomi affini ad un discorso più ambientale come She Spread Sorrow e Sonologyst, al fianco di veri pionieri dello sperimentalismo industrial/avanguardista come Left Hand Right Hand, The New Blockaders e The Telescopes. Rompono gli schemi il lirismo poetico di Penny Rimbaud (Crass) ed il folk tradizionale dei Nytt Land, mentre le novità giungono da Det Kätterskä Forbund (Nordvargr + Trepaneringsritualen), la cui "Sacred Grounds" è altamente ruvida ma più 'musicale' della media, dall'industrial di Viviankrist (solo-project di Vivian Slaughter delle Gallhammer) e dall'approccio più sperimentale del navigato Ilpo Väisänen (Pan Sonic). Il secondo CD vede coinvolti nomi noti e arcinoti delle derive più oscure a cavallo fra industrial e dark/death ambient che non hanno certo bisogno di presentazioni (anzitutto gli originatori del black-industrial Mz.412, e poi Shift, Common Eider, King Eider, Colossloth e Tunnels Of Ah), al fianco di act emergenti come Xerxes The Dark (dark ambient dall'Iran), Jotunspor (side-project di scuola black metal con membri di Wardruna e Gorgoroth) e la noisier Mayuko Hino. Se la collaborazione sperimentale e ruvida fra Zeni Geva e Steve Albini fa rumore per via dei nomi coinvolti, non è certo da meno quella fra Coil, Zos Kia e Marc Almond, laddove C.3.3. (spin-off di Test Dept.) è perfettamente in linea con certe dinamiche filmiche proprie della gamma di stili qui abbracciati, mentre a variare la tavolozza sopraggiungono sia il mesto cantautorato di Anni Hogan (qui coadiuvata da Lydia Lunch) che, soprattutto, l'estratto live della collaborazione fra artisti di peso quali Barry Adamson, Pan Sonic e The Hafler Trio. Come di consueto, tantissima carne di alta qualità al fuoco in questo ennesimo sampler targato Cold Spring, che in oltre 130 minuti ci offre uno spaccato dell'attuale (ottimo) stato di salute di una label il cui segno lasciato nella scena è destinato a rimanere indelebile.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://coldspring.co.uk/

https://coldspring.bandcamp.com/