07-12-2018
THE [LAW-RAH] COLLECTIVE
"Innovation"
(Raubbau)
Time: CD (56:17)
Rating : 7
Collettivo sperimentale di Utrecht che affonda le sue radici nell'ormai lontano 1993 per mano del mastermind Bauke Van Der Wal, affiancato poi da altri artisti visuali e musicisti nel corso del tempo, The [Law-Rah] Collective si presenta come un insieme di scultori del suono con l'obiettivo di creare paesaggi sonori che parlino e stimolino l'ascoltatore su diversi livelli, sia mentali che fisici. Creati principalmente attraverso attrezzature analogiche, i soundscapes del collettivo olandese si rifanno ad un ambient dronico minimale ma estremamente penetrante e massiccio - si ascolti in tal senso un album come "Incarnation", che riesce a toccare chi ascolta sia nell'anima che nel corpo fisico vero e proprio -, suoni che lasciano il segno e che vanno accolti ed assorbiti in totale estraniazione dal mondo esterno. Il nuovo lavoro "Innovation" - uscito per la tedesca Raubbau e distribuito da Ant-Zen - vede riuniti i due capisaldi del collettivo, vale a dire il già citato Van Der Wal e Martijn Pieck, con lui sin da quando il progetto era in fase embrionale. La volontà, questa volta, è quella di portare come da titolo un'innovazione nel serraglio di produzioni sino ad ora rimaste su dettami sonori piuttosto similari - per quanto comunque efficacissimi - e proporre una sorta di lavoro a quattro mani nel quale ognuna delle sette tracce che lo compongono suoni, o meglio, comunichi, in maniera a sé stante, ma allo stesso tempo resti ben inserita nel flusso continuo di ascolto dall'apertura alla chiusura. Sviluppato come lavoro di improvvisazione, "Innovation" riesce comunque a restare fedele ai vividi e penetranti paesaggi ai quali il collettivo olandese ci ha abituati sino ad ora, toccando - a dimostrazione di una bravura compositiva dal piglio eterogeneo - aree soniche diversificate e di sicuro effetto come le fumose ed impalpabili atmosfere sospese e dalla forte marca dark ambient di "The Theory Of Co-Evolution", "Crucible" o "Kundt's Tube" e la mescolanza di muri dronici e tensioni di varia fattura come accade nell'inquietante "Helmholtz Resonator" o nelle vibranti "Thesis" e "Diffusion Of Innovation". Non proprio all'apice della capacità espressiva del collettivo, ma comunque un buon modo per avvicinarsene attraverso un lavoro ben strutturato e di sicuro effetto. Disponibile in semplice jewelcase dal bel taglio minimalistico.
Lorenzo Nobili