21-06-2018
DARKRAD
"Heart Murmur"
(Audiophob)
Time: CD (62:11)
Rating : 7
Prosegue la finora breve carriera dell'act DarkRad, ottimo esempio di rivisitazione particolare e in chiave femminile di alcuni canoni base della musica oscura: dall'ambient all'industrial, passando per sprazzi ethereal e citazioni dal passato. Jana, titolare unica del progetto, parte da sinfonie elettroniche tenui e psicologiche, mai aggressive, giocate su piccoli riferimenti melodici e movimenti allusivi capaci di creare immagini e situazioni correlate almeno in parte col titolo "Heart Murmur", patologia cardiaca che dà il la all'intera opera. Di fatto l'album - il terzo firmato dalla musicista russa - non è paragonabile a nulla di simile, abbracciando da più parti sentori di deja vu senza rimanerne intrappolato, ed è così che ci scorrono davanti pulsazioni memori di vecchie band (la title-track in odore di Love Is Colder Than Death), partiture descrittive che fanno dell'atmosfera un mezzo per parlare all'ascoltatore ("Dead Bodies", "Monstrous Time"), sprazzi lynchani, inquietanti, sommessi, introversi che si insinuano tra le maglie della psiche con una leggerezza sorprendente ("Neverending Days"), o ancora rimandi di area stregonesca ("Funnel", non troppo distante dalle Aghast), fotografie sfocate tese ad immortalare i confini del mondo, forse solo un mero effetto di una mente che si spinge troppo oltre, ma anche strutture minimali fatte con cenni elettronici allusivi, distanti, perpetuati in maniera ondulatoria ("Slumber", "Solace"). Alla fine dei nove brani vengono collocati ulteriori sei pezzi estratti da demo, remix, compilation edite in digitale ed altre fonti ormai di non facile reperibilità: una scelta che mal si sposa allo spirito dell'opera, considerando che lo stile di questo materiale è di natura post-industriale, più rumoristica e classica rispetto al resto. Lavoro singolare che sa spiazzare con gusto, senza dover necessariamente usare soluzioni troppo elitarie. Edito in un digipak a sei pannelli.
Michele Viali
http://www.audiophob.de/start.jsf