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Room 108

24-05-2018

THELEMA

"The Celebration Of The Wolfgoat"

Cover THELEMA

(Palace Of Worms/Torredei Records)

Time: CD (59:44)

Rating : 8

Una delle qualità che rendono veramente grande una band è la versatilità, intesa come capacità di spaziare tra generi ed influenze mantenendo sempre e comunque la propria impronta. Ci hanno provato in tanti ad esplorare altri lidi, spesso finendo per suonare come qualcun altro, ma i migliori sanno come piegare la propria scrittura a nuove esigenze creative senza mai perdere la bussola. Fra questi figurano senza dubbio i modenesi Thelema, leggendaria formazione nata nel lontanissimo inverno del 1984 che, tornata in pista nel 2005 dopo una seconda pausa di riflessione, ha tagliato sul finire dello scorso anno il traguardo del settimo album. Un progetto, quello dei veterani Massimo Mantovani e Giorgio Parmigiani, che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama dark/goth/post-punk italico, e che già dall'eccellente "Burnt Memories" del 2006 ha saputo esplorare alla propria maniera i territori del dark-folk con risultati degni del proprio blasone. Rinsaldate le fila con i preziosi contributi di Joe Panther (batteria) e Mrs. Laylah (cori e orchestrazioni), i Nostri tornano con un'opera nata da una manciata di brani che sarebbero risultati inadatti a figurare nel CDr "231" del 2015 (più incline al post-punk ed al goth-rock), e che sono stati poi sviluppati sino a costituire un lavoro a sé stante. "The Celebration..." è infatti l'album più atmosferico, intimo, notturno e soffuso del combo, sia musicalmente che nella prova vocale del sempre affidabile Massimo, e per molti versi anche il più 'crowleyano' di un percorso artistico che da sempre si è ispirato alla filosofia ed alle opere del famoso esoterista. Ampiamente intriso di orchestrazioni che donano ai brani un magnifico pathos sinfonico, ma non scevro di chitarre graffianti, l'album vive di umori scuri - esaltati da una produzione calzante - che permeano ogni frangente sin dall'austera introduzione, cui segue una "Shithead" che si rivela l'unico momento in cui il basso di Giorgio rimanda con chiarezza alla scuola post-punk. Sono le suddette orchestrazioni a rappresentare l'arma in più di "The Celebration...": introduttive in una "Prayer" che poi si accende con classe fra ricami di piano, oppure sontuose nella drammatica "Here She Comes", o ancora alternate alle fiammate più vibranti in "Sex Symphony". Toni plumbei che si fanno spesso dolenti ("Remember Me", "You Came Back"), fra meccaniche suadenti elevate da gustosi ricami melodici (quella "Pentagram" dove convivono sussurri e cantati salmodianti), sino all'affiorare dei più lucenti gioielli del disco: una "The Raven" dai magnifici afflati drammatici, quella "A. A."che riavvicina la scrittura al dark-folk con grande enfasi e, infine, l'atto conclusivo "The Beat Goes On", magistrale notturno che si fregia di gustose abrasioni ritmiche ed orchestrazioni austere e spettrali. Senza alcun dubbio uno dei lavori più suggestivi ed affascinanti dei Thelema, che dall'alto della loro longevità artistica e di una personalità inattaccabile continuano a scrivere pagine significative della musica a tinte scure, ribadendo con forza e classe quale sia il loro peso specifico nella scena dark/goth europea. Disponibile anche in versione doppia, limitata a soli 100 esemplari e contenente - oltre all'album - un CDr che immortala un live acustico tenuto in occasione del trentennale della band.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://www.facebook.com/THELEMA.the.band

http://www.palaceofworms.com/