24-05-2018
RD & SP
"Underthescreenofnight"
(Luce Sia)
Time: MC (40:00)
Rating : 7
Lavoro a quattro mani tra due decani della scena synth e industriale italiana: Roberto Drago, già mente dei ben noti The Tapes, e Stefano Pischiutta, membro dell'ensemble di vecchia data Scortilla. I due recuperano ben 13 brani risalenti al 1989 e registrati a casa, parte firmati da Drago, parte da Pischiutta e parte realizzati in collaborazione. Si tratta di materiale dal piglio fortemente retrò, indietro nel tempo già nel periodo in cui furono concepiti. I pezzi hanno la struttura di 'assaggi' o idee che potevano avere sviluppi ulteriori, fondati su toni lineari e continui normalmente brevi e privi di variazioni. Ciò non ne sminuisce il valore, frutto di un incrocio coi sentori synth-wave dell'epoca e di un tocco sperimentale e industriale che ne garantisce il distacco da un'affabilità troppo spiccata. Le basi elettroniche e minimali vedono il pulsare costante di beat elettronici su cui si stagliano melodie naif nate da note di tastiere archeologiche. La circolarità ossessiva e penetrante porta ad esiti ipnotici e caleidoscopici, contornati da un'asciuttezza che si propaga dai suoni alla mente. Tutto appare martellante, forte di un appeal diretto che sfrutta sia echi melodici anni '70 (dal kraut ai Kraftwerk) che la forza trascinante della minimal synth, trasformandosi sulla distanza in un gorgo perpetuo in cui ogni elemento pulsa rapido e si ripete in serie, specchio - come in vari lavori di The Tapes - di un mondo meccanizzato che non conosce sosta e non cede ad alcuna variazione. Una piacevole aggiunta nel mare magnum delle sperimentazioni italiane degli anni '80, molte delle quali ancora da disseppellire. Edito solo su nastro in un'edizione di appena 60 copie.
Michele Viali
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