13-03-2018
TAPHEPHOBIA
"House Of Memories"
(Reverse Alignment)
Time: CD 1 (34:47); CD 2 (57:32)
Rating : 7.5
Uscito originariamente in sole 111 copie nel formato CDr su etichetta NOTHingness REcords nel maggio del 2007 e ristampato lo scorso dicembre dalla svedese Reverse Alignment anche per celebrarne idealmente il decennale, "House Of Memories" è il primissimo lavoro rilasciato dall'ex Northaunt Ketil Søraker. La drone-ambient del musicista norvegese, notoriamente guitar-based, si è evoluta nel corso di una decina di lavori (alcuni dei quali realizzati assieme a nomi come Svartsinn, Rasalhague, Psychomanteum e lo stesso Northaunt) approdando a forme via via meno opprimenti, ma all'epoca di questo esordio i toni erano decisamente più scuri. "House Of Memories" è stato un primo conciso passo di buon livello, in grado di alternare momenti monastico/spettrali ("Fibromyalgia", "A Welcomed Exit") a passaggi più arcigni (l'industriale "Machinery" e la fosca "Tired Of Living") e opprimenti (la ruvida seconda parte di "Eye Of The Storm", contrapposta ad una prima parte più classicamente dronica e quasi placida, e la tesa "Into An Exquisite Forest Of Night", che però poi si placa in chiave dark ambient), con qualche sporadica puntata vocale (le spoken words dell'ansiogena title-track) ed una chiusa di spessore come "The Morning After...", minacciosa nella sua oscurità ambientale. A rendere particolarmente appetibile questa ristampa, edita in un eccellente digipack a sei pannelli in una tiratura di 300 copie con artwork rinnovato, c'è un secondo CD contenente undici tracce, realizzate fra il 2011 ed il 2016 per diverse compilation ormai difficili o impossibili da reperire. Materiale quindi più recente che mostra come le strutture droniche dell'act scandinavo abbiano spostato il tiro verso lidi meno arcigni, lasciando che la maggior parte dei brani venga attraversata da temi melodici riverberati ad arte; si distaccano da tale vena "Outside Of Myself" e "Land Of The Outlaws", più inclini alla dark ambient, con la seconda in grado di mimare le fattezze della forma-canzone anche in virtù dell'apporto vocale, mentre la collaborazione con Phantom Ship per "Winter's Mantra" dà vita ad un bel frangente di indole rituale, anch'esso impreziosito dall'uso della voce. Una gradita ristampa che permetterà non soltanto di recuperare e/o scoprire un titolo indubbiamente valido come il debut di Taphephobia, ma che garantirà anche ai più attenti seguaci del progetto la possibilità di reperire materiale raro che merita di non rimanere relegato ai soli cacciatori di compilation.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://taphephobia.nattenshimmel.no/
http://ralignment.tictail.com/