25-09-2017
SMALL THINGS ON SUNDAYS
"Fare Forward"
(Frozen Light)
Time: CD (41:27)
Rating : 7
Band danese con alle spalle un'ampia e selezionata discografia, gli Small Things On Sundays hanno attraversato vari generi di area ambient e industriale, con una predilezione per le atmosfere cupe e la visionarietà isolazionista. "Fare Forward", ultimo loro lavoro in ordine di tempo, non fa eccezione e si ricollega alla tradizione che più si confà al progetto: cinque lunghi brani costruiti su drones prolungati, arricchiti da inserimenti rumoristico-tonali che sprigionano una potente evocatività. Se i primi due pezzi si riagganciano in modo palese alla dark ambient di scuola scandinava, giocata sulla creazione di nebulose cappe opprimenti (la title-track) e di scorci fantasmatici su cui insistono sussurri e folate di suoni torbidi ("We Sailed Into The Great Unknown"), con le tracce successive si apre a panorami più eterei grazie a tenui melodie malinconiche che garantiscono atmosfere fortemente oniriche ("Lost Beacon", forse il momento migliore dell'intero disco). Si avverte un'aderenza totale tra suoni e titoli con chiari riferimenti a panorami naturali sconfinati, siti ai confini del mondo: è così che lo schema opprimente si trasforma in mistero e in un importante sforzo descrittivo ("Entering The Arctic Sea"), pur mantenendo a livello tecnico l'uso dei soliti mezzi: dai piccoli frammenti tonali ai pochi drones modulati su frequenze basse, fino ai rari e fugaci motivi melodici. Se da un lato appare evidente la scena di derivazione, sia da un punto di vista artistico che tecnico, dall'altro l'effetto complessivo è senza dubbio incisivo e riesce a toccare una rosa emozionale disparata, senza fermarsi alle classiche inquietudini di marca dark ambient. Confezione semplice in digisleeve a quattro pannelli - come da tradizione per le uscite della Frozen Light - e resa audio all'altezza del contenuto. 300 le copie prodotte.
Michele Viali
http://www.smallthingsonsundays.dk/