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Room 108
11-09-2017
VV.AA.
"Valuables And Unreleased - A Fine Selection From SPQR"
(SPQR)
Time: CD (45:08)
Rating : 8.5
La label SPQR presenta il proprio roster - come già avvenuto in passato - con un'interessante compilation che uscirà in settembre e che sarà data gratuitamente a chi acquisterà direttamente tramite il sito spqrlabel.com. Nove brani inediti o 'perduti' per nove progetti con il comune denominatore dell'alta qualità realizzativa e artistica. L'avvio è affidato a L'Effet C'Est Moi che ci riporta alla maestosità sinfonica e filmica del miglior periodo marziale, tinta di pathos e splendore marmoreo. A seguire i blasonati Death In Rome che, evitando le ben note rielaborazioni pop, rivedono l'essenza immortale del classico "Disintegration" dei Cure. I Nomotion, nati in parte dalle ceneri dei sottovalutati Inner Glory, firmano una cover country garage di "I Won't Back Down" di Tom Petty dal sound affabile e immediato, mostrando una personalità che promette grandi cose per il futuro. I Lupi Gladius, una delle punte di diamante del catalogo, ripercorrono in chiave acustica e con voce femminile "Umano E Imperfetto", brano che seppur recente è già un classico grazie al mix irresistibile di testo e suoni. Il veterano Mushroom's Patience propone il più sorprendente tra i brani della compilation: lontano dall'irriverenza che lo ha reso noto, Cerroni incrocia beat 80s e melodie notturno-metropolitane in un gioiello che ricorda certi pezzi del compositore Cliff Martinez. Collegabile ai toni acustici che furono prima di Ain Soph e poi di Nový Svet, Varunna rende il suo sound ancor più sanguigno, polveroso e alcolico con una ballad fascinosa e stranamente cantata in inglese; di tutt'altra pasta la raffinatezza suadente del progetto La Pietra Lunare, con un pezzo dalle forme bucoliche memore di certe soluzioni acustiche e tematiche di Branduardi. Da amanti e studiosi di religioni e culti ancestrali, gli ottimi The Green Man, ormai da tempo assenti all'appello, ripropongono la cover della tradizionale "Gentle Johnny", divisa tra echi folk-70s e rimembranze paganeggianti, apparsa anni fa in un limitatissimo miniCD. La chiusa, affidata a un pezzo di Roma Amor edito tempo fa nel vinilico "Folk Studio", recupera gusto folklorico e malinconia percorse dalla voce unica di Euski. L'essenza dell'opera sottolinea - ancora una volta - il legame della label con le ramificazioni folk-acustiche, siano esse prossime all'asprezza di certi Ain Soph che al folklore ancestrale e ai suoi profondi segreti, nonché al cantautorato o ad alcune scene del passato: dallo psych-folk anni '70 fino alla bistrattata e recente scena neofolk-marziale, rivista in più punti con sincera arguzia e intelligenza. Il tutto senza tralasciare validi passaggi che si discostano da facili catalogazioni. Nel complesso dell'opera brilla la personalità dei nomi coinvolti, a garanzia di originalità e di capacità nell'imbastire melodie che sappiano coinvolgere e - fatto tutt'altro che irrilevante - sedurre di primo acchito. La grande qualità continua ad essere il segno di riconoscimento della SPQR, che si conferma una tra le massime realtà di settore attualmente attive in suolo italiano.
Michele Viali
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