05-06-2017
EMERGE
"Hiding Place"
(Frozen Light)
Time: CD (58:48)
Rating : 6.5
Album composto nel 2013 ma pubblicato soltanto nel gennaio del 2016 nella presente edizione, "Hiding Place" è una delle tante tessere che compongono lo sterminato mosaico discografico di Emerge, progetto cardine del tedesco Sascha Stadlmeier, membro e ideatore di molti altri monicker di settore. L'opera, composta da cinque lunghi brani, è un mix di astrattismo e minimalismo in ambito puramente sperimentale, con qualche piccola puntata nell'ambient-noise. L'avvio di "Flight I" consta di rumori freddi (passi, clangori) che assumono l'andamento di un ritmo allargato da ulteriori divagazioni sonore, frutto di campionamenti o digitalizzazioni; tale schema persiste anche nella successiva "Recover" (cui partecipa la vocalist Eljara/Prinzip Nemesis), in cui la particelle audio vengono centellinate e dilatate evitando atmosfere di sorta e puntando verso un effetto straniante. La traccia centrale "Menace", a cui partecipa l'act Re-Drum, è forse la più fruibile grazie a giri loopati, distensioni vocali ed un'aura cupa che avvicina il pezzo all'ambient oscura. I due lunghi brani conclusivi vedono invece una ulteriore riduzione dei suoni divenuti scarni e sporadici, di poco arricchiti da emanazioni di rumore bianco in sovrapposizione ("Tension", a cui prende nuovamente parte Eljara) o dilatazioni droniche ed accumuli dall'effetto secco e gelido ("Flight II"). A dispetto di uno stile chiaro e cristallino, "Hiding Place" si contraddistingue per un effetto alienante. Difficile da seguire con attenzione, a tratti decisamente cerebrale, l'album trova probabilmente la sua massima efficacia in associazione con situazioni, immagini o ambienti scelti ad hoc. Non facilmente assimilabile ma aderente ad uno schema ben studiato. Edizione di 300 copie numerate in essenziale digifile a 4 pannelli.
Michele Viali